Archivio mensile:settembre 2013
Quando il gioco diventa arte
Il Monopoly (o Monopoli) è stato uno dei giochi da tavolo più famosi degli anni ’70. Intere generazioni di giocatori si sono sfidate sul suo tabellone colorato contendendosi Parco della Vittoria e Viale dei giardini.
Negli ultimi anni il gioco si è arricchito di nuove versioni, compresa una digitale.
L’ultima versione, progettata dall’artista pop Charles Fazzino, è una edizione limitata ambientata nella “grande mela”.
Realizzata in 3D su una base di legno con il piano in vetro temperato, è arricchita da numerosi elementi artistici.
Ognuna delle duemila confezioni è firmata e numerata dall’artista. Può essere prenotata attraverso la pagina web dedicata.
Chissà in quanti la utilizzeranno per giocarci?
Creare un sito web con Wix
Wix è una piattaforma web che vi permette di gestire i vostri contenuti web in maniera davvero semplice. Potrete contare su diversi tipi di template che potrete applicare direttamente sul vostro sito. Il bello di creare pagine web su questa piattaforma è che non dovete configurare un dominio, né un hosting. L’unica cosa che dovete fare è inserire ciò che volete condividere con il mondo.
10 regole per i “bambini digitali”
Dalla Svizzera arrivano dei suggerimenti su come gestire la crescita dei “bambini digitali”.
Nelle società moderne, infatti, i rappresentanti delle generazioni più giovani, spesso, hanno una maggiore esperienza con le nuove tecnologie ed i mezzi di comunicazione rispetto ai rappresentanti delle generazioni passate. Con il crescente impiego delle nuove tecnologie nella didattica, vista la normale curiosità dei piccoli, potrebbe sorgere il problema dell’utilizzo incontrollato degli strumenti digitali.
Alla luce delle esperienze pubblicate a febbraio 2013, è stata realizzata una guida che fornisce parametri di riferimento, per genitori e insegnanti, sulle competenze multimediali giovanili in modo da aiutarli a operare in maniera responsabile nel mondo digitale, preservando le opportunità di sviluppo e di apprendimento.
La brochure contiene 10 regole per accompagnare bambini e ragazzi nel mondo digitale:
- Gestire piuttosto che vietare
- Gli schermi hanno bisogno di buoni modelli
- Gli schermi non sono babysitter
- Televisione, computer e console di gioco non hanno nulla a che fare nella camera dei bambini
- Attenzione ai dati privati sul web
- Prestare attenzione alle raccomandazioni età
- Stabilire insieme il tempo da trascorrere davanti allo schermo
- Una discussione aperta è meglio di una logica e filtrata
- Nessuno schermo prima di 3 anni
- Nessuna console di gioco prima di 6 anni, niente internet prima di 9 anni, mai internet senza sorveglianza per gli adolescenti
Sull’argomento sono stati pubblicati degli ottimi articoli da educationduepuntozero e dall’istituto di consulenza per la Psicologia Applicata.
Didattica d’oltre oceano
Le esperienze didattiche di una Docente australiana raccolte in un blog che conta 4087 seguaci (al momento della pubblicazione di questo post).
Giornali 24, prime pagine per la didattica
Un elemento essenziale per sviluppare il “progetto ComunicAzione” nella mia Scuola è stato Giornali24, uno spazio web in cui sono raccolte decine di testate giornalistiche, suddivise in nazionali, sportive, economiche e locali.
Poter leggere un giornale e confrontare i titoli delle varie testate stimola la discussione tra i componenti del gruppo.
I quotidiani rappresentano uno strumento per approfondire i fatti e per formarsi un’opinione. Ricordiamo che “saper leggere” le notizie riportate dai giornali, favorisce lo sviluppo della coscienza critica dei giovani.
Albisola Photo Forum, la fotografia protagonista
Nella suggestiva cornice di Villa Gavotti della Rovere (g.c.) prenderà il via, sabato 5 ottobre 2013, la prima edizione di Albisola Photo Forum , un evento che, per la prima volta in Liguria, focalizza l attenzione sui molteplici linguaggi espressivi della fotografia.
Con un nutrito programma di iniziative alle quali parteciperanno noti fotografi professionisti, Albisola Photo Forum vuole essere, per professionisti e amatori, un momento di scambio, partecipazione, riflessione e informazione sul mondo dell immagine dando la possibilità di approfondirne gli aspetti culturali, tecnici, scientifici e di costume.
L’evento si protrarrà fino al 13 ottobre 2013.
PedibuS presentato alla cittadinanza
Gli assessori, alla pubblica istruzione, Patrizia Panarello, e alla mobilità urbana e viabilità, Gaetano Cacciola, hanno presentato stamani, nel salone delle Bandiere di palazzo Zanca, il progetto “Pedibus”, promosso dall’Amministrazione comunale e sponsorizzato dalla Fondazione di Comunità di Messina.
Personalmente credo in questo progetto perché rappresenta, a mio giudizio, un modo intelligente per far praticare un minimo di attività motoria ai piccoli della Scuola Primaria. Oltre all’attività motoria, il PedibuS permette una migliore acquisizione delle norme di educazione stradale e sviluppa quella socialità indispensabile per i piccoli cittadini.
Nel percorso verso la Scuola, infatti, i bambini (accompagnati da due adulti) potranno chiacchierare con i vecchi amici e conoscerne nuovi.
Per chi ha la mia età è un ritorno alle belle abitudini dei tempi passati, quando le nostre mamme, a turno, ci accompagnavano a scuola.
Durante il percorso parlavamo dei nostri “campioni”, confessavamo i nostri timori per la possibile interrogazione della giornata, organizzavamo i nostri pomeriggi.
Queste esperienze sono state rubate alle nuove generazioni che arrivano a scuola in macchina e tornano a casa, sempre in macchina, per fare rapidamente i compiti, dopo aver mangiato, e piazzarsi di gran corsa davanti alla consolle dei videogiochi in attesa dell’ora di cena.
I bambini più fortunati vanno a fare calcetto o una nuotata per un massimo di due ore settimanali, trascorrendo buona parte delle rimanenti 166 ore tra i pasti, il sonno e la consolle dei videogiochi; i meno fortunati non fanno neppure quelle due ore di attività fisica perché, come ben sappiamo, i regolamenti condominiali sono abbastanza rigidi e, spesso, non permettono neppure qualche ora di gioco in cortile.
PedibuS, quindi, rappresenta il classico “uovo di Colombo” che permette, in un modo incredibilmente banale, di trovare la soluzione ad un problema, quello dell’obesità infantile, che a molti sembra senza soluzione (non ho il tempo di fare attività fisica).