Archivio mensile:febbraio 2019

Ryeboard, una lavagna collaborativa

Segnalata da Roberto Sconocchini, Ryeboard la nuovissima lavagna online sulla quale è possibile disegnare, scrivere, aggiungere diversi tipi di contenuti e collaborare.
Utilizzarla appare abbastanza semplice e si può iniziare trascinando i widget dal menù che appare sulla sinistra. I lavori ottenuti, dopo aver impostato il proprio titolo al lavoro svolto, potranno essere condivisi facendo click sulla seconda icona in alto a destra scegliendo anche chi potrà visualizzarlo.

Steve McCurry torna a Torino

Steve McCurry torna in mostra a Torino dopo il successo ottenuto poco più di due anni fa in uno degli appuntamenti fotografici che si sono rivelati tra i più interessanti del 2016.
Dal 9 marzo al primo giorno di luglio sarà possibile visitare, nella Corte Medievale di Palazzo Madama, una nuova mostra dedicata alla passione universale per la lettura.
Ho avuto il piacere di vedere nella splendida Reggia di VenariaIl mondo di Steve McCurry” ed ho avuto modo di rimanere estasiato dai tanti scatti che rappresentano un eccellente spaccato della vita umana. In questa occasione dubito che riuscirò ad ammirare questa rassegna nella quale sarà possibile ammirare sessantacinque fotografie che ritraggono persone di tutto il pianeta intente nel leggere.
La mostra sarà completata da una sezione dedicata ai libri pubblicati a partire dal 1985. Io ne ho tanti, ma vedrò di non perdere questo. Buona lettura e buona luce a tutti.
La foto a corredo del post è stata scattata da me nel corso della visita alla mostra “Il mondo di Steve McCurry”.

Un piacevole articolo su Leni Riefenstahl

Nel n°311 de “Il Fotografo” è presente un piacevole articolo di Marina Spada su Leni Riefenstahl, una donna che divise la propria vita tra le arti.
Trattando, in passato, la storia dell’Educazione Fisica e dello Sport, nel 2013 ho parlato ai miei alunni della regista tedesca che ha documentato i Giochi olimpici di Berlino 1936 (Olympia), inserendo nel blog didattico dei video presenti in rete (ma adesso rimossi) sul primo documentario mai girato su un’Olimpiade, è diviso in due parti: Olympia – Festa di popoli e Olympia – Festa di bellezza.
Nel documentario furono utilizzate molte tecniche cinematografiche innovative per l’epoca che successivamente sarebbero diventate standard del cinema. La tecnica utilizzata è unanimemente ammirata dai critici, anche se sul film sono sorte ovvie controversie per quanto riguarda il contenuto politico.
Nell’articolo della Spada, assolutamente da non perdere, si toccano le “cinque vite” della Riefenstahl che nei 101 anni della sua vita (nata in Germania nel 1902, muore nel 2003) ha saputo praticare attivamente lo sport e si è dedicata oltre che al ballo ed al cinema anche alla fotografia, guadagnando la copertina del “Time” nel 1998.
Da fotografa la Riefenstahl ha realizzato vari ritratti a Mick Jagger e nel 1974 lui e sua moglie Bianca hanno espresso il desiderio che fosse lei a ritrarli per il Sunday Times Magazine. In questa nuova “veste” è riuscita a pubblicare quattro libri che hanno riscosso un grandissimo successo attirando nuovamente l’attenzione su di lei.

“Observateurs d’Art, curiosi a Parigi”, una mostra da vedere

Una mostra di alta qualità quella che si sta tenendo al teatro “Vittorio Emanuele” di Messina. Inaugurata giorno 8 febbraio, proseguirà fino al 19 ed è assolutamente da non perdere.
Aurelio Valentini (che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere) e Antonio Giocondo sono gli autori delle opere presenti, scaturite da un progetto che gli artisti hanno avuto modo di avviare nel luglio 2018.
Gli autori, compagni di un viaggio a Parigi, sono degli attenti osservatori. Valentini è attratto dagli sguardi, degli atteggiamenti e dai colori della gente, mentre Giocondo coglie combinazioni di persone e sfumature cromatiche che si combinano in foto da ammirare con enorme piacere.
Observateurs d’Art, curiosi a Parigi” è una mostra da non lasciarsi scappare in quanto offrono piacevoli spunti di riflessione e donano un viaggio nella bellezza delle arti.
Gli scatti da me fatti con il telefonino alla mostra sono stati autorizzati dall’artista Aurelio Valentini

Rilassarsi con geometrie suggestive

Per uno come me che ha sempre avuto la passione per lo sport e per la fotografia, leggere l’intervista pubblicata su NZphotographer di febbraio a Petra Leary, una fotografa pluripremiata il cui lavoro si distingue per una visione fuori dall’ordinario attraverso la simmetria e il movimento attraverso schemi scoperti solo dall’alto, e vedere alcuni dei suoi scatti nello sport, è un modo per rilassarsi qualche ora e trovare nuovi spunti per i futuri scatti.
Le foto della Leary sono audaci, luminose e uniche allo stesso tempo. Racconti che sono un bel mix tra ciò che vede con i suoi occhi ed il secondo che ferma con il suo drone e fissa tutto in geometrie suggestive provando a giocare molto con soggetti e riprese da tutti i tipi di altezze.
Chi può non perda la lettura di questo magazine.

Domani una foto di Bursuc su “Domenica Geo”

Domani, alle ore 8:30, nel corso di “Domenica Geo“, si potrà ammirare una delle fantastiche foto scattate dall’amico Mihai Bursuc. La foto a corredo di questo post è stata realizzata da Mihai nel 2016 dopo la bellissima serata trascorsa insieme.
Per poter vedere la diretta su RAI3 cliccate sul link.

Sul terremoto del 1908

Qualche anno fa, nel 2008, gli alunni della scuola nella quale insegno hanno messo in scena uno spettacolo teatrale che ricordava l’enorme tragedia del 1908 che ha colpito Messina e Reggio Calabria.
Erano le 5:30 del mattino del 28 dicembre e la terra tremò per trentasette lunghissimi secondi seguita da uno tsunami causato da una frana sottomarina. Il cataclisma causò dalle novantamila alle centoventimila vittime, dimezzando la popolazione di Messina e riducendo di un terzo quella di Reggio Calabria.
La rievocazione teatrale proposta dai nostri alunni ha esposto degli avvenimenti frutto del loro studio e del loro approfondimento. Adesso, a più di cento anni dall’evento, dal servizio proposto da BBC History del mese di marzo avrebbero potuto trovare maggiori spunti. Da quanto si potrà leggere, si apprende che al devastante sisma, il Governo di allora reagì con lo stato d’assedio, con fucilazioni sommarie, con il tentativo di deportare la popolazione sopravvissuta e persino con l’idea di bombardare Messina.
Un servizio giornalistico che consiglio di leggere anche a chi è nato e risiede lontano dalla città dello Stretto e dalla dirimpettaia Reggio Calabria.
L’approfondito lavoro è stato realizzato da Dario Marino, Dottorando in Studi Storici dell’Università di Salerno.

S. Agata alla Dogana

Ultimi giorni per poter ammirare la mostra fotografica proposta dall’ACAF in occasione delle manifestazioni Agatine.
Sant’Agata alla Dogana“ è una mostra di quindici immagini realizzate da Francesco Barbera ed esposte presso il teatrino de La nuova Dogana (via Dusmet, 2 – Catania). La mostra è visitabile fino al 10 febbraio tutti i giorni dalle 9:00 alle 21:00.

Ed ecco il quinto

Finalmente abbraccio il quinto volume dei “Maestri della fotografia“. Dopo la conversazione di rito con il vecchio amico edicolante, non resisto ad una prima lettura di questo volume dedicato a Paul Fusco, ricordato principalmente per gli scatti eseguiti durante il funerale di Bob Kennedy assassinato nel 1968, a Los Angeles, durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali.
Paul Fusco viene raccontato da Mario Calabresi che descrive la sua fotografia come coerente ed impegnata. Dopo l’introduzione storica, si passa ad una bella raccolta di immagini, seguita dall’analisi tecnica curata da Alessia Tagliaventi. Come sempre il mio consiglio è quello di non lasciare uno spazio vuoto nella vostra libreria perdendo la lettura di questo penultimo elemento della collana.

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“Tutti divoti, tutti?” è gradita da molti

Sta ottenendo un ottimo gradimento lo scatto che ho fatto con la Canon EOS 400D prestatami dall’amico fraterno Nicola Vaiana. Lo scatto, effettuato dal porto di Catania, ferma uno dei magici e religiosi momenti della festa di Sant’Agata in cui migliaia e migliaia cittadini (i devoti) che sventolando il fazzoletto bianco esplodono nell’urlo che ho dato come titolo alla foto (che non viene rappresentato) mentre la piazza viene illuminata dai numerosi fuochi d’artificio. Chi vuol leggere i dati di scatto può andare su 500px .

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