Archivio mensile:ottobre 2019

Piazza in movimento

Si chiama “Piazza in movimento” la manifestazione che si svolgerà domani e dopodomani pomeriggio, a Messina, in Piazza Lo Sardo (meglio nota come Piazza del popolo). L’evento si inquadra in un progetto di rivalutazione delle piazze cittadine. In questa tappa sotto i portici della piazza sono previste mostre fotografiche, esposizioni pittoriche, promozione editoriale, presentazioni cinematografiche ed esibizioni musicali.
La foto a corredo del post è la locandina della manifestazione.

È vero, ho bisogno di una sosta

Riflettendo sul “mio essere” quando scatto una foto, ho scritto che esprimo le mie aspettative, i miei pensieri.
Con lo scatto “Sosta riflessiva” ho espresso la mia necessità di una sosta in più e, giusto per questo, ho voluto sottopormi ad un test per scoprire se la stanchezza che sento è solo una fase di passaggio o se sono impantanato in un atteggiamento mentale che mi esaurisce.
Da quelle dieci domande alle quali ho risposto, anche se con percentuali di differenza minime, è emerso che le mie riserve energetiche vengono depauperate per rimanere nei panni di un personaggio che mi è estraneo. È come deviare un corso d’acqua dal suo percorso naturale e fargli seguire un andamento lungo e tortuoso: tanta fatica, troppi sprechi. Emerge che ciò che faccio è sempre ponderato, proiettato nel futuro, plasmato sulle aspettative altrui, con la conseguenza che il mio nucleo rimane a secco.
Credo, quindi, che la sosta riflessiva debba essere più rapida di quanto sostenuto nel precedente post, per cui mi imporrò una pausa per recuperare il motore della mia energia, l’entusiasmo, il contatto diretto con me stesso e con tutto ciò che mi circonda.
In questo post pubblico a corredo il grafico del test per poter valutare a distanza gli effetti della “cura”.

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Sosta riflessiva

Quando scatto una foto, oltre a fermare il momento che sto vivendo, esprimo quello che sono le mie aspettative, i miei pensieri. Credo che per me sia necessaria una sosta in più, per comprendere meglio quello che sta succedendo intorno e dentro di me. Con questo non voglio dire che mi fermerò di colpo, però proverò a rallentare un po’ di più rispetto a quel cammino alla ricerca della serenità che sto percorrendo.
Non smetterò di scrivere sul mio blog e, compatibilmente con le mie condizioni, continuerò a scattare foto, però eliminando quelle cose che mi ostacolano nell’impiego del tempo per osservare ciò che mi sta intorno e rallentano il mio cammino.
La foto a corredo del post è “Sosta riflessiva” che ho scattato sul Pantano Grande (lago di Ganzirri – Messina)

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Parliamo un po’ di filtri

Lo scorso mercoledì ho detto che mi sarei letto un articolo dedicato all’utilizzo dei filtri nei paesaggi per avere maggiori informazioni e confrontarle con il mio modo di fotografare. L’articolo da me letto è frutto di una intervista effettuata alla professionista Verity Milligan che utilizza tre filtri per il suo lavoro paesaggistico: Un filtro graduato a densità neutra, uno a densità neutra ed un polarizzatore.
Personalmente non ho il filtro graduato che stavo pensando di acquistare in quanto è possibile mantenere la corretta esposizione nel cielo (soprattutto quando si vuol mantenere buona quella del primo piano).
Quello ND torna utile quando si desidera mostrare del movimento in un’immagine; personalmente, considerato che sono un semplice amatore e che posso ritrovarmi in un luogo in condizioni di luce esagerata, lo utilizzo per variare gli stop e scelgo tra l’8, il 64 e, raramente, il 1000. Io ho scelto i filtri a lastra 150×150 perché mi permettono l’utilizzo corretto del mio obiettivo grazie ad un apposito porta filtri, o “holder”.
Il polarizzatore è quello che utilizzo maggiormente, così come l’intervistata nell’articolo letto, in quanto mi permette di avere un’immagine più calda con i colori maggiormente in risalto.
La foto a corredo del post è uno screenshot rimpicciolito della copertina di un numero passato del noto giornale, mentre questo è il link per abbonarsi.

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Fujifilm Print Day

Si svolgerà a Catania giovedì 7 novembre 2019, dalle ore 10:00 alle 19:00, in Via Federico Ciccaglione 16, l’evento “Fujifilm Print Day – Dallo Scatto alla Stampa” organizzato da Fotoluce, Central Color e Fujifilm Italia. I partecipanti avranno a disposizione l’intera gamma di fotocamere e obiettivi Fujifilm su un set fotografico professionale con moto e modella, per poi stampare, sempre con tecnologia Fujifilm, assistiti da esperti tecnici di laboratorio.
La foto a corredo del post è quella dell’evento pubblicato su FB che potete leggere per maggiori informazioni.

Una media di 87 visualizzazioni

Il mio piccolo blog tiene una media di ottantasette visualizzazioni al giorno. Non ho mai pubblicato i dati in quanto non ho interessi commerciali, ma semplicemente quello di condividere appunti, didattica, foto e riflessioni personali. Oggi, considerato che ricorrono i cinquanta anni di Internet, ho desiderato inserire questi dati in un post. Certamente non sono cifre da capogiro, però soddisfano il mio impegno di condivisione. I dati si riferiscono alla passata settimana in cui, giovedì, è stato raggiunto il picco di centocinquanta visualizzazioni.
La foto a corredo del post è lo screenshot montato su una slide.

2 passi al Ringo: qualcosa di bello, di magico

Oscar Wilde sosteneva che “il guardare una cosa è ben diverso dal vederla, non si vede una cosa fin quando non se ne apprezza la bellezza”. Passando da “Ringo”, quartiere marinaro di Messina, spesso non vengono notate le cose belle che ci sono. La prima cosa che sfugge a chi percorre il caotico Viale della Libertà è la Chiesa di Gesù e Maria del Buon Viaggio detta del Ringo, dal nome del borgo di pescatori che si affidavano prima di andare in mare ai buoni auspici divini, fu eretta tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII sotto l’Arcivescovado di Don Francisco Velerdes de la Cuenca. Dal lato del mare sfuggono altre cose che, grazie anche alla lettura de “Il viaggio del fotografo”, ho imparato ad apprezzare. Chi guarda lo Stretto, spesso (per non dir sempre), si fa prendere dalla presenza dell’imbarcadero, perdendo quanto di considerevole c’è. Prima di scattare io ascolto i suoni che ci sono intorno; il mare che delicatamente accarezza la spiaggia ha una sua notevole importanza, ti fa pensare a ciò che potrebbe fare con la sua forza naturale e che, invece, fa viaggiare la mente col tenue movimento che si appoggia sulla riva. Possiamo annusare le emanazioni delle grosse navi che accompagnano le auto a Villa San Giovanni, ma se vogliamo vivere veramente il momento in cui scattiamo la foto, non possiamo che soffermarci sull’aria salubre che si appoggia sulle barche ormeggiate poco lontane dal bagnasciuga e ci fa rilevare il fresco della sabbia fine col tatto dei nostri piedi. A questo dobbiamo aggiungere il gusto di pesce fresco che comincia a svilupparsi nella nostra mente, anche se non stiamo mangiando nulla ci fa desiderare i buoni prodotti del nostro mare.
Ecco cosa c’è dietro lo scatto “2 passi al Ringo”, ben lontano da quelle voci che dicono “ma non hai visto il maltempo che stava per arrivare?” o peggio “perché la passeggiata non la fai sul Viale quando c’è bel tempo?”. Dietro il mio scatto c’è quella attenzione alle cose belle che stanno intorno a noi e il mio desiderio di viverci dentro a stretto contatto, perché anche i nuvoloni con le loro gradazioni di grigio sanno donare qualcosa di bello, di magico.
La foto a corredo del post potete guardarla con una definizione migliore su 500px.

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Allerta: slitta l’inizio del corso

L’allerta meteo rosso fa slittare l’inizio del corso di fotografia della LUTE di Spadafora. Con l’Ordinanza del Sindaco di Spadafora, infatti, le scuole di ogni ordine e grado sono rimaste chiuse per prevenire i disagi delle avverse condizioni meteo
L’incontro con il Prof. Marcello Galì, quindi, scivolerà presumibilmente a giorno 8 novembre (visto che giorno 1 è rosso sul calendario e le scuole non svolgeranno attività didattica).

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Addio a Vincenzo Trovato

Vincenzo Trovato se n’è andato ieri a 88 anni dopo avere dedicato al movimento natatorio siciliano decenni di lavoro, impegno e passione. Una vita dedicata alla Federnuoto Sicilia che smarrisce un pezzo della sua storia.
Uomo infaticabile, di grandi valori sportivi, sempre in prima linea quando lo sport chiamava; una dedizione che gli è valsa la Stella d’oro al merito sportivo.
Difficilmente inserisco post di questo genere nel mio blog, ma in questa occasione, da uomo di sport che sono, legato ad un periodo prolungato della mia vita alle attività natatorie, ritengo doveroso porgere il mio piccolo saluto al “Presidente”, perché sempre così sarà nei nostri ricordi.

La memoria da ritrovare

Si svolgerà sabato 26 ottobre 2019 il primo degli incontri organizzati in “Messina: la memoria da ritrovare“, un viaggio nel passato per comprendere il presente. Presso il Museo del Novecento, alle ore 10:00, l’Architetto Nino Principato (nella foto a corredo del post nel corso di una lezione tenuta agli alunni di una scuola messinese davanti alla Fontana Orione) relazionerà su “Le fontane di Messina“.
Gli incontro dell’iniziativa saranno dodici in tutto, tre programmati per il 2019 e gli altri per il 2020 e tenderanno a custodire e valorizzare il patrimonio culturale della Città di Messina e per sviluppare una pianificazione su attività relative all’incoming turistico.