“Sfumature di colori” per riflettere
Ci sono giornate in cui il trascorrere delle ore sembra un percorso ad ostacoli. Edwin Moses è laggiù, quasi non si vede più, arranchi tra il caldo delle ore diurne e le difficoltà del cammino. Senti in fiato sul collo, sono gli altri concorrenti che provano a superarti, l’umidità dell’aria non permette neppure di vedere in maniera chiara il traguardo. Eppure lo raggiungi. La fatica è tanta, non vedi l’ora di farti accarezzare dalla brezza marina. Il mare è lì, ti siedi a guardarlo a farti coccolare dalla sua fresca affettuosità.
In quel momento comprendi che ciò che sentivi sul collo non era l’alito dei tuoi avversari, era Qualcuno che ti stava accompagnando sul tuo cammino, per farti comprendere che non sei solo, per ricordarti che ci sono altri dietro di te. Ha poca importanza che Moses sia salito sul podio prima del tuo arrivo, l’importante è aver condotto in onestà e con le tue forze il percorso e puoi gustarti il “dipinto” che il Qualcuno che ti ha seguito ha realizzato mentre guardava il tuo cammino e ti alitava sul collo per sorreggerti. Quel quadro è anche tuo che non sei salito sul podio, è il premio per non aver mai mollato.
“Sfumature di colori“, l’immagine del post, è un mio scatto con la Nikon D750 + Tokina 16/28mm.
Pubblicato il luglio 1, 2020 su foto, fotografia, riflessioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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