Archivio mensile:ottobre 2020
Quest’anno niente “dolcetto o scherzetto?”

Secondo le disposizioni dell’ultimo Dpcm sono annullate tutte le feste in pubblico ed è fortemente sconsigliato programmare party in casa. Il rischio di creare un assembramento e i favorire nuovi contagi è alto.
Inizialmente Halloween era una festa cristiana, anzi cattolica, e come per ogni festa cristiana, come per la vigilia di Natale o la notte di Pasqua anche quella di tutti i santi inizia la sera precedente.
I celti cattolici, gli antichi irlandesi, iniziarono a celebrare l’illuminazione della notte, con le zucche che mettevano in fuga il male, il cielo che visitava la terra ed i dolcetti che i morti portavano ai loro discendenti come segno del loro amore.
Halloween oggi una festa consumistica, trasformata nella forma attuale negli USA.
Per quest’anno, indipendentemente dalle informazioni su Halloween, è meglio astenersi dagli assembramenti, magari guardando le foto scattate negli anni precedenti comodamente seduti sulla propria poltrona o guardare un film dell’orrore. Con questa forte ripresa del Coronavirus, è opportuno rispettare i limiti del distanziamento sociale (e vi consiglio di non etichettarmi come vecchio pavido, preferisco come anziano saggio).
Lo scatto a corredo del post è stato fatto da Francesco Tracuzzi.
La LUTE riprende on line

Dal 9 novembre 2020 la LUTE riprenderà i suoi corsi a distanza. Un articolo pubblicato tempo fa su un noto quotidiano locale ha messo a fuoco l’impegno profuso per contattare i docenti e le Amministrazioni Comunali per avere conferma dell’impegno e della disponibilità dei locali.
È stata avviata una programmazione nel rispetto di tutte le ordinanze del Presidente del Consiglio, del Presidente della Regione e dei vari Sindaci predisponendo un robusto piano di regole a cui attenersi per iniziare le attività, però lo sviluppo dei contagi degli ultimi giorni impone una grande assunzione di responsabilità. È per questo che l’avvio si svolgerà su una piattaforma digitale nella quale saranno proposti i corsi utili a confermare il contatto con i soci.
Maggiori informazioni sul sito di LUTE Milazzo.
DJI MINI, anche foto RAW

Sono sempre di più le notizie (ancora non si sa se ricche di errori) sul DJI Mini 2, il drone che sta facendo impazzire il web.
Anche se mancano notizie ufficiali in merito e credo non ce ne saranno prima del 5 novembre, continuano a rimbalzare le informazioni sulle caratteristiche su questo nuovo aeromobile.
Sembra ormai sicuro che il DJI Mini 2 funzionerà con Ocusync 2 che gli permetterà di restare collegato al radiocomando anche in presenza di interferenze e ci permetterà di spingerlo fino ai 6km.
La caratteristica più attesa da molti, compreso l’autore del post, è rappresentata dalla possibilità di scattare foto in formato Negativo digitale (DNG) che nel mondo della fotografia è maggiormente gradito poiché offre un maggiore controllo creativo.
Per adesso possiamo continuare a leggere in giro sul web e continuare l’attesa della presentazione ufficiale del drone.
POST CORRELATI
Dai “rumors” ai video

Da diversi giorni si sono moltiplicati i “rumors” sul Mavic Mini 2 finché non è apparso nel primo video in un negozio di una catena statunitense. L’autore è riuscito ad procurarsi un modello prima della presentazione ufficiale.
Da quanto emerge dal video si scopre che il “Mini 2” ha la capacità di riprendere in 4K ed è dotato dell’Ocusync 2; mancano i sensori di rilevamento ostacoli, ma sarà in grado di volare per un massimo di 31 minuti entro 6 km in Italia.
I prezzi dovrebbero essere di poco superiori a quelli della prima generazione, non ci rimane che attendere la presentazione ufficiale da parte della Dji e far “riscaldare” la carta di credito.
Un bel reportage sulla “Street food” di Palermo

La tradizione dello street food palermitano ha radici lontane in quanto ogni comunità vissuta sul territorio ha contribuito alla sua varietà in qualche modo.
Quindici pagine di reportage, con scatti di Rita Russo e Salvatore Fiume, pubblicati sul numero di ottobre di “Giro in foto”, una rivista che leggo puntualmente con enorme piacere, permette ai lettori di fare un bel tour nei mercati storici su bancarelle molto folcloristiche.
È chiaro che consiglio una gradevole lettura del giornale con ovvio riferimento al reportage.
Nell’immagine a corredo la copertina ridotta del magazine ed un ritaglio di screenshot del servizio.
Acqua sulla luna

Ieri ho voluto postare nel mio raccoglitore di scatti, una mia foto “estiva” (lo scatto a corredo del post) che ho chiamato “Mostrare la parte migliore“, per partecipare virtualmente alla conferenza che la NASA avrebbe tenuto in giornata per dare notizia della scoperta fatta grazie al telescopio volante SOFIA (Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy).
L’esistenza dell’acqua ha effetti per le future missioni lunari in quanto potrebbe essere trattata e usata per bere, potrebbe fornire propellente per razzi una volta separati idrogeno ed ossigeno utile per respirare.
Da giorni sul web girava qualche “rumor” che oggi sarebbe stata data un’informazione per “spingere” la missione Artemis, il programma di volo spaziale con equipaggio in corso che ha come obiettivo quello di far sbarcare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna.
Così credo sia stato.
Questa notizia conferma la ricerca pubblicata nel 2017 su Nature Geoscience e realizzata dai ricercatori della Brown University di Providence (USA), Ralph E. Milliken e Shuai Li, secondo i quali l’acqua sul nostro satellite naturale sarebbe stata nascosta all’interno delle rocce vulcaniche presenti sulla superficie lunare.
Le sagge parole di Steve McCurry

Foto inedite di Steve McCurry ed una intervista di Chiara Mariani, pubblicata da “Sette“, il settimanale del Corriere della Sera, ci spingono a ricordare che «il mondo è la casa dei nostri figli» ed il noto fotografo statunitense aggiunge che, purtroppo, «bellezza e ambiente sono una priorità di pochi».
Mi piacerebbe che in tanti leggessero questa intervista (che purtroppo segnalo solo adesso, inserita nel n°41 del 9 ottobre 2020) per evitare di farsi trascinare dal desiderio di business senza regole, mirato a trasformare l’intero pianeta in un centro commerciale o aggredire i parchi nazionali per estrarre il petrolio!
Tra poco uscirà un libro con le sue fotografie: “Il mondo nei miei occhi, immagini inedite” (Mondadori Electa). Saranno centoventi scatti prodotti da un uomo tenace e rapido nel conquistare la fiducia delle persone. Un libro che sicuramente non mancherà nella mia libreria, vista la mia passione per gli scatti dell’artista e la stima che nutro nei suoi confronti leggendo ciò che scrive o descrive con le sue foto, ma il mio desiderio è quello che in tanti potessero leggere questa intervista pubblicata da “Sette” e traessero beneficio dalle parole espresse e potessero ammirare con la giusta attenzione gli scatti del fotoreporter statunitense.
L’immagine a corredo del post è uno screenshot sbiadito di due pagine del settimanale per evitare di infrangere i diritti d’autore con la copertina in modo da fornire indicazioni per una eventuale ricerca tra i numeri d’archivio.
Il tempo passa ed il futuro diventa presente

In questi ultimi giorni, subito dopo la conferenza in cui Adobe ha annunciato alcune interessanti novità per le sue principali applicazioni, principalmente quelle che riguardano Photoshop, sono sorte diverse conversazioni tra i fotografi, in particolare quelle sullo “Sky Replacement“: È giusto cambiare il cielo con un programma di fotoritocco?
Personalmente credo che l’intelligenza artificiale stia sostituendo gradualmente le capacità dei vecchi fotografi ritoccatori svolgendo una delle operazioni più desiderate nelle sessioni di fotoritocco: la sostituzione del cielo con uno più attraente o rispondente al proprio desiderio artistico; ciò che non comprendo è lo scontro dei punti di vista differenti in questo momento visto che già dal 2017 (lo si può notare in questo video) esisteva un metodo velocissimo ed abbastanza facile per sostituire il cielo di una qualsiasi foto con uno assolutamente diverso con Adobe Photoshop CC e che in tanti hanno cominciato ad utilizzare Luminar 4 l’editor di foto con un filtro completamente automatizzato per la sostituzione del cielo.
In quest’ultimo periodo anche note riviste specializzate stanno affrontando la tematica e ritengo che ci si debba abituare al tempo che trascorre ed al futuro che diventa presente. Poi cosa fare lo si sceglierà individualmente, in base alle proprie esigenze.
A corredo del post un collage di nuvole.
“La periferia della fotografia”

In diretta adesso, ore 11:45, dal Trieste Photo Days, “La periferia della fotografia” – conversazione con Francesco Faraci e Lorenzo Zoppolato.