Archivio mensile:aprile 2021
Il piacere di leggere

Cosa c’è di meglio di un libro? Due libri. Sembra un “nanetto” di Frate Antonino da Scasazza, però è così.
È veramente bello leggere, ma ciò che piace. È sempre il nostro cuore a guidarci.
Da piccolo, appena ho imparato a leggere, mi piaceva divorare fumetti ed i miei genitori quasi mi impedivano di leggerli, per distogliermi mi hanno regalato “Il piccolo principe”, libro che non ho mai letto nella mia vita.
A difendermi intervenne il Maestro il quale chiarì loro che la scelta delle letture doveva dipendere dai gusti del lettore.
Tra le tante cose belle da rammentare delle scuole elementari, ricordo questa sempre con riconoscenza. Il mio maestro è stato il “cavaliere” venuto a salvarmi.
Ovviamente, anche se continuo a leggerli con enorme piacere, non divoro più tanti fumetti, ma il gusto per la lettura, pur modificandosi negli anni, è sempre rimasto.
In questo giorno desidero consigliarvi di leggere, di addormentarvi con libro che cade in faccia, di accarezzarlo e trattarlo con cura.
La lettura è una delle competenze cognitive più importanti quando si è bambini, successivamente occorre trovare il giusto tempo alla lettura, individuare un ambiente ad essa consono e farlo con piacere.
Foto del post di Anna Ferrara.
Giornata della Terra, speriamo bene

Ogni anno in questo giorno di primavera, anche se dove abito io sembra che questa stagione sia distante, si celebra la Giornata Mondiale della Terra.
Oggi è la 51esima edizione e mi sembra ancora ieri che insieme agli alunni ed a qualche collega abbiamo piantato un albero affinché in prossimità della nostra scuola fosse viva l’attenzione per il nostro pianeta.
Siamo tornati in auditorium in modo che i ragazzi potessero esprimere i loro pensieri e le loro proposte, mentre altri sono scesi in laboratorio per scegliere le foto migliori da pubblicare sul nostro giornale scolastico.
Fin qui tutto bene, sapevamo di aver fatto una cosa giusta ed anche bella. È stato alla fine delle lezioni che siamo rimasti di stucco: qualcuno per parcheggiare l’auto ha buttato giù il nostro alberello schiacciandolo con i copertoni del proprio veicolo.
Non ci siamo arresi: i ragazzi hanno telefonato a casa per dire che avrebbero tardato, abbiamo ripreso il “ferito” e lo abbiamo ricollocato in dimora. Uno degli alunni ha avuto un’idea di recintare il piccolo arbusto affinché la gente capisse che da lì sarebbe cresciuto un albero ed un componente del personale ATA si è autotassato per comprare una piccola recinzione dal ferramenta.
Non abbiamo fatto foto o video di questa seconda esperienza, ma siamo rimasti ugualmente soddisfatti fino al giorno dopo, quando abbiamo scoperto che qualcuno nottetempo ha tolto alberello e recinzione destinandoli a fine ignota.
Non abbiamo neppure pubblicato articolo o foto sul giornale scolastico, abbiamo preferito cancellare il ricordo.
Ma oggi, ancora una volta, i Grandi della Terra si riuniscono per ricordarci di avere cura e attenzione
per il pianeta che ci ospita. La speranza è quella che non si caschi nel “gattopardismo” e si finisca a discutere che tutto deve cambiare affinché nulla cambi.
Ancora mal di testa

Quando un amico va via i pensieri ti bombardano la mente, ma quando cominci a perdere il conto di chi non c’è più provi a raccattare briciole di ricordi, ma il mal di testa non ti dà tregua.
È come se ti avessero preso a schiaffi e non sai neppure perché. Pugni duri che quando esci ti fanno esplodere la testa.
I pensieri volano verso coloro che ancora oggi continuano a non comprendere l’importanza della vita, degli amori che ti spingono ad andare avanti, delle belle cose che abbiamo intorno.
Provi a comprendere qualcosa, ma il mal di testa non ti abbandona.
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Il Master di Fotografia Nikon School

Puntuale in edicola, in allegato con Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport, è arrivato il primo numero di “Master di fotografia”, collana nata dalla collaborazione fra Nikon e Gruppo RCS.
Ovviamente non me lo son fatto scappare (infatti nella foto a corredo del post il libro è sul solito divano di casa).
La collana sarà in edicola ogni settimana ed in ogni volume troveremo un particolare tema tecnico in oltre 100 pagine attraverso i lavori di quattro fotografi.
Considerato che ho brevemente scritto su questo acquisto, desidero rimarcare che il mio blog non ha legami di tipo pubblicitario, quindi è da evitare la famosa domanda “Che ci guadagni?”.
Io guadagno benessere e conoscenza con la lettura ed ho il dannato vizio di condividere attraverso questo blog ciò che mi sento di consigliare senza cercare un tornaconto economico.
La seconda domanda che eviterei è “Quando me lo presti?”; perdonatemi, ma dal lontano 1975, quando prestai un libro e tornò maltrattato, ho perso questa abitudine.
Prendere appunti online con il metodo Cornell

Quando partecipiamo ad un webinar o, giusto in questo periodo in cui le videolezioni si stanno moltiplicando, è necessario saper prendere appunti per sviluppare l’argomento.
Nell’impossibilità di registrare l’evento ho sempre preso appunti con quello che viene chiamato “metodo Cornell”, conosciuto anche come METODO 6R.
Il creatore di questo metodo era Walter Pauk già il direttore del centro di lettura e studio della Cornell University che lo ha ideato negli anni ’40 in modo da fornire un formato sistematico per condensare e organizzare le note.
Giusto ieri sera ho letto nel preziosissimo blog di Roberto Sconocchini di questo servizio online, Conotes, che vi consente di usare il browser come un foglio del vostro quaderno per prendere appunti, già strutturato in 3 sezioni.
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Compleanno di progetto

È stato distribuito oggi il dodicesimo quaderno di appunti sulla fotografia all’interno del gruppo di studio.
In quaderno è stato messo in archivio come numero 11, ma ai quaderni messi in ordine va aggiunto il numero 00 che annunciava il progetto.
In questo numero hanno trovato posto le somme tirate dopo un anno di progetto e le limitazioni imputabili alla pandemia ed appunti sulla cultura.
Purtroppo si è stati costretti ad affrontare nel progetto “Appunti di studio” senza particolari uscite ad eccezione di quella di novembre fatta nei dintorni solo perché trascinati dal desiderio di tornare a muoversi con la fotocamera.
A corredo del post ho inserito la copertina del quaderno che raccoglie quelle dei numeri precedenti.
POST CORRELATI
- E siamo a dieci
- Sempre sul bianco e nero
- Podcast con Adele Ferrara
- Diffuso nel gruppo il IX quaderno di appunti
- Domani l’ottavo quaderno
- Primo numero del 2021 dei quaderni di appunti
- Come pilotare un drone
- Un altro quaderno di appunti in piattaforma
- In anticipo il quaderno di dicembre
- Altro piacevole salotto fotografico sui droni
- Ben riuscito il salotto sulle Highlands
- Si torna alle Highlands
- Lo studio si sposta sui droni
- Bene anche il secondo salotto
- Venerdì nuovamente salotto
- Un salotto fotografico riuscito
- Delle Highlands scozzesi
- Il primo salotto fotografico del progetto
- Lo studio continua
- Il numero 3 dei quaderni di appunti
- Un “quaderno speciale” per gli appunti di studio
- Il nuovo quaderno di “Appunti di studio”
- Il progetto “Appunti di studio” ha uno spazio virtuale
- Il progetto “Appunti di studio” prende vita finalmente
Troppi amici sono andati via

Riprendo a scrivere qualche post dopo una pausa abbastanza lunga per i miei gusti. La voglia di scrivere, di comunicare sta scemando e spesso mi sto allontanando dagli obiettivi per i quali ho creato questo blog.
Molti amici sono andati via in quest’ultimo anno ed altri sono in condizioni poco buone; nessuno di loro negazionista o imprevidente, ma tutti schiacciati dal virus che ha messo in ginocchio tanti.
La sensazione che scaturisce è quella di sentirci del tutto in balia di un agente sconosciuto e invisibile che in maniera subdola e imperscrutabile sta distruggendo quella che definivamo “vita normale”.
Ma ciò che sto avvertendo maggiormente è l’indifferenza verso i problemi che si stanno affiancando alla pandemia, dimenticando quanto sancito dall’OMS che come obiettivo ha “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute“, definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”.
Ma i danni psicologici che si stanno generando sembrano quasi non esistere, ormai ci siamo allontanati da quell’ottimismo creativo che rende viva la speranza di superare il difficile momento e ci fornisce la spinta per creare qualcosa di nuovo accettando l’accaduto.