Archivio mensile:gennaio 2022
Con i soldi non si compra la felicità

Ma i soldi comprano la felicità? Questo è un eterno enigma in quanto tutto è relativo nella vita.
Chi è povero ha bisogno di soldi per permettersi i beni di prima necessità; non raggiungerà la felicità con le somme che potremmo donare, ma riuscirà a comprare ciò che gli serve raggiungendo almeno un po’ di serenità. Chi è materialista e già possiede dei soldi, finisce con acquistare beni, spesso inutili, per soddisfare temporaneamente i propri bisogni psicologici.
Ho fatto alcuni anni di volontariato in una casa di accoglienza che mi hanno insegnato tanto. Vedere gli occhi dei senza tetto che brillavano davanti ad un letto caldo, che esprimevano un “grazie” dopo che avevamo guadagnato la loro fiducia o che si chiedevano perché avevamo cucinato per loro è una cosa bellissima.
Contrariamente a ciò che si può immaginare non hanno mai chiesto soldi ai volontari, ma a volte tendevano a raccontarci la loro vita senza che noi chiedessimo notizie in merito.
Ricordo con affetto uno di loro che nel mio post chiamerò “Giovanni” (nome di fantasia perché anche se è scomparso non desidero infrangere la sua privacy), il quale mi tendeva la mano e poi stringeva la mia quando gli rimboccavo le coperte. A volte dovevo prendere una sedia e stare accanto a lui quando cominciava a raccontare la sua vita fino ad addormentarsi.
Da ciò che mi ha narrato non aveva problemi economici, ma probabilmente nessuno lo aveva mai ascoltato e teneva soltanto bisogno di affetto ed attenzione.
“Giovanni” mi ha insegnato molto e non intendo parlare della Piramide di Maslow in questo post, ma soltanto sottolineare che il bisogno è la mancanza di qualcosa che in tanti etichettano come denaro.
Ascolto, comprensione, dialogo: sono queste le cose che ha bisogno un “animale sociale” come l’uomo oltre al cibo ed altri beni di prima necessità.
Considerando che i beni necessari richiedono l’acquisto col denaro, ci si convince che i soldi acquistano la felicità, ma non credo sia così.
L’immagine a corredo del post è una banconota falsa con il mio viso tratto da una foto di Nicola Vaiana.
POST CORRELATI
- Zona arancione, strada per la serenità in salita?
- Si ricomincia
- La gratitudine
- Serenità, sempre in cammino
- Serenità, qualche suggerimento per raggiungerla
- “Tranquillo, lo fai domani”
- Per essere sereni dobbiamo vivere in Bhutan?
- Quanto è attuale Epicuro
- Lontano dalla “serenità occidentale”
- “Lagom”, un modo di vivere
- “Colori ed emozioni”
- Il blog mi aiuta a star meglio
- Soddisfatto, non chiedo il rimborso
- Serenità e pensione
- Il mio cellulare è spesso spento
- La serenità ed il benessere
- Sono grato alla vita
- La mia piramide traballante
- “Serenità al Segrino”
- Serenità, mai lasciare il percorso
- Piccole aspettative che per me contano molto per il 2021
- “Immerso con lo sguardo”
- Il 2020 sta finendo
- L’oleandro, l’arbusto simbolo di questa estate
- La pianta del cotone, Gossypium
- Circondarsi di cose belle
- “Serenità a Vendicari”
- La fotografia e la serenità
- Serenità all’Alcantara
- “Slow life”, la strada da seguire
- Alla ricerca del bosco incantato
- Sosta riflessiva
- Percorro ancora il cammino verso la serenità
- Camminare sui monti alla ricerca della serenità e della crescita personale
- Acquistati altri due libri
- La serenità e la natura
- Prosegue la ricerca della serenità
- “Serenità sul fiume” diventa un quadro
- Serenità sul fiume
- Il silenzio della fotografia
- La necessità del silenzio
- La fotografia per recuperare la serenità
- La ruota della vita
- In cerca di serenità
“Improve Your Photography” una collana di libri dedicati a fotografi appassionati

“Improve Your Photography” è la collana di libri dedicati a fotografi appassionati interessati a migliorare le proprie capacità e ottenere nuove idee prodotta da Amateur Photographer.
Ogni edizione esplora un genere diverso, come paesaggi, ritratti e natura, ed è ricca di 100 pagine di consigli e ispirazione da alcuni dei principali fotografi del Regno Unito.
L’ottava guida presenta una raccolta essenziale di tutorial di base di esperti per aiutarti a ottenere il meglio da Photoshop e Lightroom . Si può trovare guide pratiche su nitidezza e sfocatura selettiva, correzioni del colore e dell’obiettivo, clonazione e restauro, conversioni mono e altro ancora.
È possibile comprarla online da Kelsey.
Zona arancione, strada per la serenità in salita?

Da lunedì siamo in “arancione” e la strada verso la serenità comincia a diventare in salita in quanto si comincia ad essere stanchi di contare i giorni trascorsi in casa e distanti dalle consuete attività di svago.
Questo impoverisce mentalmente, ferisce e rende vulnerabili; la vita sembra più isolata, il mondo appare più piccolo e l’energia sembra vacillare.
Il raggiungimento di un obiettivo o il conseguimento di un progresso normalmente contribuiscono a fornire uno slancio, ma la ripetitività della vita quotidiana sta gradualmente privando molti di quelle sensazioni emotive che forniscono benzina al motore.
In questo periodo di accessi limitati a ricompense esterne significative e nuove esperienze, siamo privati delle opportunità di saggiare il tipo di slancio che valorizza (un abbraccio, una stretta di mano, una conversazione rilassante).
Si va a fare una semplice passeggiata per svagarci ma, dopo, si è assaliti dalla delusione per una notizia che fa ripiombare nello sconvolgimento emotivo e fa sentire impotenti.
Nel personale percorso versa la serenità ho limitato gli obiettivi, provo la concentrazione su piccole azioni mirate a fornire un tenue senso di benessere.
A parte il libro che ho cominciato a leggere sto evitando anche la “sbirciatina” sulle prime pagine dei giornali in quanto le notizie che attendiamo tutti non credo ci siano in questo periodo.
Insomma, il consiglio che fornisco ai visitatori del mio blog con questa breve riflessione è quello di rimanere calmi per non farsi sfuggire quanto ottenuto nel proprio percorso di vita, lieti di poter rispondere “presente”, appagati di poter fare la telefonata ad un amico e considerare questo come un periodo di pausa nel quale si può ascoltare musica e disegnare.
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“Topaz Labs Video Enhance AI” per video di qualità
È da molto che non curo la realizzazione di video (e non realizzo post nei quali ne parlo all’interno del mio blog), però continuo a prestare un po’ di attenzione al settore, sempre a scopi didattici o amatoriali.
Un software che ha attirato la mia attenzione dallo scorso anno è “Topaz Labs Video Enhance AI” che, oltre a modificare un vecchio filmato in bassa risoluzione in uno ad alta risoluzione, può anche eliminare la grana in quello occasioni in cui un video viene girato con scarsa illuminazione.
Un punto di forza di questo software è la semplicità di utilizzo, contro la necessità di possedere un computer performante. Il prezzo sul sito ufficiale è di $199,99 (dollari USA).
“Play Anything”, un libro da leggere

In molti nella mia passata categoria (docenti) hanno sostenuto che fumetti, programmi TV, videogiochi e social sono il motivo per cui gli alunni non riescono a studiare per bene con impegno.
Secondo Ian Bogost, Professore al Georgia Institute of Technology, in “Play Anything” , il suo ultimo libro, emerge che il gioco non è una fuga insensata dalla realtà noiosa; la nostra distrazione è solitamente guidata dal nostro desiderio di sfuggire al disagio, inclusa la noia , la paura e l’ ansia , o compiti che non si sincronizzano con il modo in cui apprezziamo il nostro tempo.
Il segreto per rimanere concentrati in alcuni momenti consiste non nell’astenersi dalla distrazione, ma nel cambiare la propria prospettiva sul compito stesso. L’autore del libro suggerisce di concentrarsi sul da fare e cercare attentamente la variabilità. Di non “leggere” l’incertezza nel portare avanti un compito, ma nel saper cogliere il gusto della ricerca per portare avanti una sfida (come spesso accade nei videogiochi).
Il libro “Play Anything”, quindi, è una teoria del gioco per l’era moderna, pieno di affascinanti intuizioni e nuove prospettive; “Play Anything” mostra come il gioco serva da strumento fondamentale per esaminare il mondo che ci circonda e fornisce una valutazione sorprendente del nostro attuale panorama culturale.
Photopia, attraenti slideshow fotografiche
Photopia è un software che si occupa di organizzare immagini e filmati in un file creativo, adatto per una didattica coinvolgente e per pagine social o un blog.
Il programma dispone di una pratica timeline e di numerosi effetti di transizione; è possibile importare più immagini per ogni slide; mixare foto e video e gestire in modo ottimale musica e audio originali.
Esistono due versioni di Photopia che hanno un costo e funzionalità differenti.
Photopia Creator è pensato per chi vuole creare presentazioni, mentre Photopia Director offre la possibilità di gestire più minuziosamente le transizioni e i fotogrammi e la possibilità di creare transizioni personali.
Il video che confronta le due versioni è quello ufficiale in inglese.
Concorso sulla fotografia di cibo

I fotografi hanno meno di tre settimane per partecipare al “Pink Lady Food Photographer of the Year“, il principale premio mondiale per la fotografia e il cinema di cibo, con le iscrizioni che si chiuderanno domenica 6 febbraio 2022.
Il concorso è aperto a fotografi e registi dilettanti e professionisti di tutto il mondo. L’anno scorso ha avuto un anno da record, con oltre 10.000 iscrizioni presentate da oltre 70 paesi. Quest’anno i premi hanno 24 diverse categorie , tra cui Politics of Food, Food Portraiture, Street Food e Food in the Field; con l’obiettivo di riflettere la grande varietà di storie e culture nel mondo del cibo.
Lo scatto a corredo del post è una foto scattata da me e non rappresenta la mia partecipazione al concorso.
Aumentano i fantasmi?

Uno dei “fenomeni” (chissà se posso definirlo così) psicologici più attuali è il “ghosting” e non sto parlando dei social nerwork, nei quali per non avere più rapporti con qualcuno basta cliccare su un tasto per non seguire più o bloccare qualcuno, ma dei rapporti di amicizia nella vita reale e lontani nel tempo.
In questo lungo periodo di pandemia alternata a rientri frustranti alla vita quotidiana (non quella che in tanti chiamano normalità) si è fatto maggiormente vivo il comportamento delle persone in fuga, uomini e donne che non rispondono più al telefono, rimuovono l’account sui social e talvolta smettono pure di transitare in vie centrali.
È un desiderio di privacy o una difesa dagli stress quotidiani?
In psicologia il comportamento sfuggente va cercato nell’infanzia o nell’adolescenza e si riversa nella fuga da situazioni che non si sanno gestire e nella dura conoscenza di se stessi.
Si eliminano le varie fonti di comunicazione o di incontro senza alcuna spiegazione, come se si temessero situazioni imbarazzanti.
È chiaro che se i motivi non fossero di natura psicologica, generati da una discussione o da un diverso modo di vedere i fatti, si potrebbe risolvere tutto con un colloquio chiarificatore, ma se le difficoltà sono di ordine psicologico difficilmente si trova la forza di mettersi in discussione o di cercare supporto da uno specialista del settore avviando un percorso che sa di “circolo infinito” che tende ad allontanare tutti (o molti per essere più affidabili).
Spesso, infatti, nonostante le prime fasi di difficoltà, si raggiunge uno stadio nel quale si considera la personale posizione in libertà (lontani da ciò che rendeva difficile un rapporto comunicativo).
Le mie sono meditazioni generiche non legate ad un singolo caso che può essere esaminato da uno specialista del settore.
2022, verso una fotografia di “positività corporea”

Se l’anno appena concluso ha portato con sé decine di tendenze innovative che hanno rimodellato la nostra vita quotidiana ed ha spinto i fotografi a pensare fuori dagli schemi, per il team di Getty Images Creative Insights la spinta trainante nella cultura visiva odierna è quella di immagini autentiche che rappresentino tutte le persone. Invece di scatti fortemente ritoccati e stilizzati, stiamo vedendo più elementi visivi con spaccati di vita che celebrano un’estetica più pulita.
Per Getty Images, infatti, le ricerche di “positività corporea”, “vita reale” e “amore per se stessi” sono aumentate, indicando un passaggio verso una rappresentazione più inclusiva, rivolta a fotografare i “micro-momenti”, piccole scene spontanee della vita quotidiana, in sostituzione degli scatti in posa o messi in scena.
L’immagine a corredo del post è un recente scatto dell’amico fraterno Nicola Vaiana.
“Wandering Italia, un viaggio per riprendersi la vita”, un libro da leggere

In più occasioni ho detto che mi piace leggere, ma anche viaggiare è ai primi posti nella mia classifica di gradimento.
In entrambi i casi il filo conduttore è la conoscenza che appaga la curiosità e dona ricchezza interiore e serenità.
E come non si può rimanere attratti da un libro che tratta il desiderio e il bisogno di sentire che la vita non può esaurirsi nel continuo e monotono procedere di giorni tutti uguali, senza uno scopo né una motivazione?
Per questo intendo acquistare un libro che intendo suggerire anche ai visitatori del mio blog: “Wandering Italia, un viaggio per riprendersi la vita” scritto da Manuel Chiacchiararelli.
Il libro evidenzia la necessità di attraversare l’ignoto, dentro e fuori di sé, e quella di conoscere i propri limiti, le paure e debolezze, ma anche le più nascoste capacità e inaspettate risorse.
Grazie alle abilità descrittiva dell’autore ci si sente immersi nella storia e nei paesaggi, con cambi di ritmo della narrazione che fanno vivere la storia.