Fotografia o digital art? Soltanto lettura del meteo

Da qualche tempo mi viene chiesto il software che utilizzo per sostituire il cielo. Ma stiamo parlando di fotografia o digital art?
Certo faccio post-produzione nel miei scatti, ma se voglio tenere un ricordo preferisco utilizzare il cielo “naturale”, perché nello scattare ho provato delle emozioni legate alla giornata vissuta non a quella immaginata.
In molti dei miei scatti, soprattutto quando ci sono dei “cirri” che mi fanno innamorare, faccio in modo che rientrino nella composizione.
Credo che ci siano persone che si fanno sopraffare dalle novità e ricadono nell’eccesso.
A ma la fotografia sta dando tanto e tra le cose “donate” c’è l’osservazione delle previsioni meteo.
I cirri, le mie nuvole preferite, si formano molto in alto nell’atmosfera, sono sottili (composte da cristalli di ghiaccio che cadono) e sono trasportati orizzontalmente dai venti che si muovono a velocità differenti permettendo a queste nuvole di prendere le famose forme ad uncino.
Comprendere quando ci potrà essere una formazione di cirri fa parte delle mie caratteristiche perché il cielo è la tela più astratta e dinamica che un fotografo possa avere a disposizione e mi piace utilizzarla per continuare ad avere il piacere di stare in natura per scattare.
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Pubblicato il marzo 15, 2022 su fotografia, scienze. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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