Archivio mensile:giugno 2022
Un c’è valia
Non scrivo poesie con particolare frequenza in quanto non sono un autore, provo soltanto a trascrivere ciò che le emozioni mi trasmettono.
Stamatina un c’è valia
iè tutta cuppa da liscia
speriamu chi un c’è cauddu
picchì ca sudura tuttu mi scuaddu
avissi a cattari u piscistoccu,
ma unni vaiu cu tuttu stu sciroccu
aiu a bucca tutta pastusa
m’avissi a biviri ‘na gazzusa
Minchia, però m’avissi a lavari
si o miccatu vulissi annari
saria megghiu chi mi ricettu,
ma pensu e mi iettu ‘nto lettu
Ma si mi cuccu e un vaiu o travagghiu
appoi u principali si mancia u quagghiu,
accumincia a parrari
e la pacenza mi fa sautari.
Ora nesciu cu da machina i lanna
passu unni u tedescu e mi pigghiu menza ca panna,
appoi mi fumu na bedda sigaretta
picchì un c’è motivu d’aviri fretta,
pi chiddu ca mi dugna u principali
fari tuttu i cussa un vali.
O travagghiu ci vaiu scompostu
e o principali dicu chi un c’era postu,
minchia quantu eppi a faticari
‘nta sta città un si po’ campari.
O nod iè tutta nautra cosa,
fa friscu e a genti s’arriposa.
Bedda matri chi cauddu chi tira,
mi pari chi m’è fari menza bira.
Ma picchì u piscistuccaru è chiusu?
Minchia è duminica e io mi sono confuso.
Allura a casa pozzu tunnari
e menza pignata i pasta mi pozzu manciari
ci mentu puru na buttigghia i vino,
i chiddu bonu, i chiddu sapraffino.
Appoi mi vaiu a ripusari
picchi dumani ennari a travagghiari (fossi).
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Un altro grande ci saluta

Dopo la scomparsa di Letizia Battaglia, un altro pezzo della storia siciliana della fotografia va via.
È morto ad 83 anni (quasi 84) Gigi Petyx, un uomo la cui passione non conosceva ostacoli ed orari, in quanto doveva arrivare prima degli altri per gli scatti migliori.
Ci rimarranno gli scatti realizzati in cui fornisce l’immagine di una Sicilia continuamente segnata dal lutto, in cui la gente si arrangia per sopravvivere ed i bambini giocano nonostante tutto.
Sull’edizione siciliana del quotidiano “La Repubblica” uno servizio a firma di Mario Pintagro (sfocato nell’immagine a corredo del post per non violare il copyright).
The Evidence Project

Una selezione di fotoreporter pluripremiati ha lanciato “The Evidence Project“, una campagna globale che utilizza il potere della fotografia per spiegare il legame tra la distruzione degli ecosistemi mondiali, la crisi climatica e l’insorgenza di nuove malattie mortali.
Al centro della campagna ci sarà la creazione di un nuovo libro che è stato curato da Britta Jaschinski, Arturo de Frías e Keith Wilson.
Tre temi del giovane Gramsci sul “Fatto”

Da venerdì scorso a domenica “Il fatto quotidiano” ha pubblicato tre scritti giovanili inediti di Antonio Gramsci, politico, filosofo, tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia.
Questi documenti sono stati trovati tra le carte di un dirigente comunista milanese, Francesco Scotti e, così come riportato sul quotidiano, è probabile che a donarglieli sia stato Carlo Gramsci, fratello di Antonio.
Ovviamente non riporto quanto scritto sul noto giornale, anche se vi invito a reperirne i numeri per poterli leggere, ma desidero soffermarmi sul piacere di leggerli.
Venire a conoscenza in età avanzata di alcuni concetti che Gramsci ha manifestato in età liceale, può favorire una migliore conoscenza dei principi del filosofo e della realtà che si preparava ad affrontare.
Il parere su cosa sia cambiato da allora ad oggi rimane sempre nella libertà di chi legge.
Riequilibrare la postura

Se leggendo i miei post sul cammino alla ricerca della serenità, si pensa che una giornata all’aperto con la fotocamera possa essere la via da percorrere, mi sento di aggiungere che è una condizione emotiva individuale caratterizzata, a livello interiore ed esteriore, da tranquillità e calma non solo apparente; un equilibrio psico-fisico che va ricercato in più aspetti della vita quotidiana.
Il lungo periodo di restrizioni, anche se condotto sufficientemente bene, è possibile che abbia creato delle influenze di squilibrio.
Alcuni amici avvertono dolori al collo, mentre altri accusano mal di schiena; in entrambi i casi uno del motivi scatenanti è da ricercare tra i nostri atteggiamenti posturali devastati da maggiori periodi di lettura, navigazione in rete, ore trascorse tra le nostre piante ed i fornelli della cucina ed altre cose simili.
Personalmente mi son dedicato inizialmente agli esercizi di respirazione che in passato ho trattato dopo una ricerca con relatore il Prof. Prestipino (Tecnica generale dell’Educazione Fisica) ed adesso mi son “trasferito” nelle mani di un Collega (Salvatore) al fine di riequilibrare la mia postura e sistemare gli squilibri muscolari che si sono generati.
Ovviamente nel rispetto della scelta dello “Slow living”, il mio impegno è di due ore settimanali alle quali sto abbinando un minore impegno in minuti a quelle attività che nel periodo di lockdown mi hanno tenuto impegnato in attività psichica (la lettura sostanzialmente).
POST CORRELATI
- “Slow living”, che scelta giusta
- È arrivato il tempo di rallentare
- Procedere in modo lento ed equilibrato
- Le passeggiate in natura sono un toccasana
- Sgombriamo la mente
- Sempre preoccupati
- Il giusto rapporto con il mondo che ci circonda
- La serenità è rappresentata da come viviamo i momenti alti e bassi
- Si fallisce per procrastinazione
- Non confondiamo felicità con benessere
- Con i soldi non si compra la felicità
- Zona arancione, strada per la serenità in salita?
- Si ricomincia
- La gratitudine
- Serenità, sempre in cammino
- Serenità, qualche suggerimento per raggiungerla
- “Tranquillo, lo fai domani”
- Per essere sereni dobbiamo vivere in Bhutan?
- Quanto è attuale Epicuro
- Lontano dalla “serenità occidentale”
- “Lagom”, un modo di vivere
- “Colori ed emozioni”
- Il blog mi aiuta a star meglio
- Soddisfatto, non chiedo il rimborso
- Serenità e pensione
- Il mio cellulare è spesso spento
- La serenità ed il benessere
- Sono grato alla vita
- La mia piramide traballante
- “Serenità al Segrino”
- Serenità, mai lasciare il percorso
- Piccole aspettative che per me contano molto per il 2021
- “Immerso con lo sguardo”
- Il 2020 sta finendo
- L’oleandro, l’arbusto simbolo di questa estate
- La pianta del cotone, Gossypium
- Circondarsi di cose belle
- “Serenità a Vendicari”
- La fotografia e la serenità
- Serenità all’Alcantara
- “Slow life”, la strada da seguire
- Alla ricerca del bosco incantato
- Sosta riflessiva
- Percorro ancora il cammino verso la serenità
- Camminare sui monti alla ricerca della serenità e della crescita personale
- Acquistati altri due libri
- La serenità e la natura
- Prosegue la ricerca della serenità
- “Serenità sul fiume” diventa un quadro
- Serenità sul fiume
- Il silenzio della fotografia
- La necessità del silenzio
- La fotografia per recuperare la serenità
- La ruota della vita
- In cerca di serenità
Impariamo a guardare il bello
È bello recarsi in un negozio (nel mio caso un caseificio) e poter essere accolti con una bella varietà di colori della nostra terra, uniti ai profumi delle piante aromatiche.
Mi sono soffermato ad ammirare questa bellezza prima di entrare e continuo a sostenere che ci vuol poco per dare un tocco di bello agli ambienti in cui viviamo (o lavoriamo).
La SONY DSC-H400, compagna di molte avventure

Ogni anno in prossimità dell’estate, quando si stanno scegliendo le mete delle vacanze, riemerge il desiderio di scattare fotografie.
Le fotocamere bridge, note anche come fotocamere “superzoom”, sono ricche di tecnologia e offrono tutte una grande versatilità e molto più di quanto ci si possa attendere.
Sono l’ideale per chi intende fare un viaggio in quanto sono attrezzature leggere facili da trasportare e con una scelta di focale più ampia.
Personalmente ho fatto tanti viaggi con una fotocamera bridge, la SONY DSC-H400 (nell’immagine a corredo del post), dotata di zoom ottico 63x (equivalente a una lunghezza focale di 24,5-1550 mm nel formato 35 mm) e lo stabilizzatore di immagini Optical SteadyShot che elimina il rischio di sfocature o foto mosse, anche con l’utilizzo dello zoom in posizioni elevate o quando si tiene la fotocamera con il braccio teso.
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“Slow living”, che scelta giusta

È bello leggere in un magazine le approvazioni per lo “stile di vita lento” che ho cominciato ad assumere da qualche tempo a questa parte.
Questa lettura mi gratifica perché non sono il solo a pensarla così (anche se magari altri si aggregherebbero volentieri e non trovano le condizioni possibili per applicare questo stile di vita).
Personalmente guido l’auto soltanto se mi ritrovo senza alternative; questo è da una vita che lo faccio ed anche adesso che sono “diversamente giovane” preferisco camminare a piedi ed aumentare il numero della pause sul tragitto (partendo, ovviamente, con largo anticipo).
Mi ritrovo spesso a contemplare la natura e la sua bellezza, senza pormi il problema di correre e farmi sfuggire qualcosa di meraviglioso che l’andatura svelta potrebbe nascondermi.
È da molto che ho ridotto l’utilizzo dei social ed il telefono spesso lo lascio a casa.
Anche se sono un “divoratore” di libri, non ho mai escluso la lettura attempata che lascia qualcosa di solido nell’animo.
Se si riesce a fare questo, il cammino verso la serenità è agevole ed anche se dovessimo trovare un piccolo intoppo per strada, abbiamo stimolato a sufficienza la nostra creatività che riusciamo a trovare un modo per superarlo.
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- Lontano dalla “serenità occidentale”
- “Lagom”, un modo di vivere
- “Colori ed emozioni”
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- Soddisfatto, non chiedo il rimborso
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- Il mio cellulare è spesso spento
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- Sono grato alla vita
- La mia piramide traballante
- “Serenità al Segrino”
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- Piccole aspettative che per me contano molto per il 2021
- “Immerso con lo sguardo”
- Il 2020 sta finendo
- L’oleandro, l’arbusto simbolo di questa estate
- La pianta del cotone, Gossypium
- Circondarsi di cose belle
- “Serenità a Vendicari”
- La fotografia e la serenità
- Serenità all’Alcantara
- “Slow life”, la strada da seguire
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- Sosta riflessiva
- Percorro ancora il cammino verso la serenità
- Camminare sui monti alla ricerca della serenità e della crescita personale
- Acquistati altri due libri
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- Serenità sul fiume
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- La fotografia per recuperare la serenità
- La ruota della vita
- In cerca di serenità
Street e Documentary, nuovo libro della collana “Improve your photography”

È stato pubblicato ieri il decimo volume di “Improve your photography” dedicato alla fotografia di strada e quella documentaristica.
“Improve your photography” è una serie di libri pubblicati da Amateur Photographer realizzati per migliorare le proprie capacità, ottenere nuove idee o semplicemente per arricchire la propria cultura fotografica.
I libri si possono acquistare sul negozio online di Kelsey.
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È arrivato il tempo di rallentare

È arrivato il caldo, però impegni e scadenze sembra che non conoscano sosta e quando il fiato manca non si riesce a comprendere se per il caldo o per evitare il ritardo.
Questo potrebbe allontanarmi dal mio percorso di serenità che mi ha fatto “sposare” lo “slow living”, quello stile di vita lento a contatto con la natura, lontano dagli impegni (le scadenze, purtroppo, non si possono evitare).
Da questa metà del mese farò qualcosa in meno su quanto realizzo normalmente in quanto ormai ho acquisito quella certezza che il tempo dell’improduttività (se di ciò si tratta) ha un valore inestimabile.
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