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KreadoAI, video con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale

Nelle mie navigazioni quotidiane, brevi o lunghe che siano, faccio sempre una visita al blog di “Maestro Roberto”, una grande risorsa per gli insegnanti e per tutti coloro che hanno interesse nel campo delle innovazioni applicate alla didattica.
Considerando il mio nuovo e crescente interesse per l’intelligenza artificiale, ho trovato piacevole questo post su KreadoAI, una risorsa che permette di creare video con personaggi che leggono testi.

Al via “E…state con LUTE”

È partito oggi il progetto “E…state con LUTE” riservato a coloro che hanno partecipato al corso in presenza della LUTE Messina.
Il primo episodio dei podcast dal titolo “Introduzione alla fotografia consapevole” è un richiamo di 7 minuti circa dell’incontro svolto a novembre del 2022 presso l’Istituto Superiore “Verona-Trento” di Messina.
A corredo del post l’immagine del podcast.

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“The Rite of Spring”

L’arte possiede una capacità intrinseca di ispirare e trascendere i confini. Attraverso il mio viaggio fotografico immaginario, “The Rite of Spring” rivela i suoi intricati strati di emozione, energia e profondo simbolismo.
Dall’estasi euforica dei ballerini alla connessione primordiale con la natura che, da disteso su un manto erboso, ha liberato il mio desiderio di fotografare ed interagire con la personale interpretazione dell’opera di Stravinskij della quale ricorre oggi il 110° anniversario della prima tenuta al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi.

Concluso “Il ben … essere del fotografo”

Si è concluso ieri con brindisi e pasticcini il primo corso su “Il ben … essere del fotografo” organizzato dalla LUTE Messina.
Dalla prossima settimana prenderà il via il progetto “E…state con LUTE”, riservato ai corsisti che ieri hanno concluso l’anno accademico.
Il progetto, svolto interamente online sul canale Telegram, consiste in qualche approfondimento degli argomenti svolti, confronto fotografico tra i partecipanti e piccoli podcast in linea con le linee guida dell’Auser Cultura.

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Il “nulla” avanza

La fotografia è un’arte che ha il potere di catturare momenti unici e di esprimere la creatività individuale. Eppure, negli ultimi tempi, siamo stati testimoni di una tendenza preoccupante: la ripetizione di temi, stili e composizioni nelle fotografie contemporanee.
Insomma da ciò che sto osservando questo fenomeno ha portato a un calo della creatività ed a uno sviluppo di monotonia che limita la diversità e l’originalità nell’ambito fotografico.
Mi sembra di rivivere le scene del film del 1984 “The NeverEnding Story” che, quasi quarant’anni fa, ci metteva in guardia dalla progressiva scomparsa della fantasia e della creatività, due caratteristiche di notevole importanza nell’essere umano.
La storia infinita” (titolo in italiano) ci invitava a riflettere sulla necessità di coltivare la fantasia, l’impegno personale e il coraggio per affrontare le sfide della vita.
Attraverso l’avventura di Bastian, il film ci rammentava che i nostri sogni e la nostra determinazione possono trasformare il mondo intorno a noi, incoraggiandoci a creare la nostra storia e a dare un significato profondo alle nostre vite.
Queste riflessioni mi hanno spinto a realizzare “Il nulla” affinché chi legge il post o guarda la mia pagina social possa meditare su ciò che ritengo un problema.

“Continua esplorazione”

Da quando ho iniziato a studiare senza “obbedire” ciecamente alle indicazioni ricevute, mi son reso conto che la sperimentazione e la ricerca diretta debbono essere unite alla lettura.
Continua esplorazione” è il lavoro che ho realizzato ieri. Inizialmente ho strutturato mentalmente la “perfidia”, quella subdola crudeltà e malvagità nei rapporti umani.
Partendo dalla base chela perfidia (almeno in terminologia) è di genere femminile, ho cominciato a generare una donna che negli spezzoni geometrici in ella contenuti mostra degli spigoli nei quali sono accolti vari aspetti emotivi: dall’occhio sereno a quello attento all’osservazione dei punti deboli dell’avversario, dalle labbra strette che attendono il momento propizio al ghigno compiaciuto per aver inferto il colpo. La daga appoggiata alla gola raffigura l’acida attesa che provoca un minimo di ansietà.
Nella fotografia astratta, l’obiettivo non è quello di rappresentare oggetti riconoscibili, ma piuttosto di creare immagini che siano espressive e suggestive. Gli elementi visivi come forma, colore, luce, texture e movimento sono enfatizzati e utilizzati come strumenti per trasmettere un senso di astrazione e di emozioni.

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L’amore per la lettura

Anche quest’anno tanti editori affolleranno i padiglioni dell’ex-lingotto che ha aperto giorno 18 per il Salone del libro.
Purtroppo nel nostro Paese sembra che ignoriamo che la lettura è un’abilità permanente che può aprire un mondo di conoscenza e divertimento.
Personalmente ho iniziato a leggere presto, cercavo di farlo ogni giorno (oltre allo studio) ed ero sempre alla ricerca di qualcosa che appagasse la mia curiosità.
Non posso che ringraziare il mio Maestro delle elementari il quale ha sottolineato ai miei genitori che la lettura doveva essere una esperienza piacevole.
In più la sintonia che ho sempre avuto con i miei compagni di classe mi ha permesso di scambiare i libri e i miei pensieri ed emozioni sui personaggi che “firriavano” (in siciliano si muovevano) in quelle pagine.
Ho cominciato ad avere la prima tessera della biblioteca (la Tommaso-Cannizzaro) alle scuole medie ed ho avuto accesso alla biblioteca universitaria in primo superiore ed al quarto anno dello stesso ciclo di studi a quella dell’Università di Reggio Calabria.
A Catania ho cominciato a frequentare la libreria Urzì di via Etnea e da amante e praticante della pallavolo ero tra quelli che nel tempo libero (che spesso ampliavamo) dicevo agli amici “Ni iemu undi Tucciu?”
E dalla libreria Urzì non uscivamo mai a mani vuote perché “Salvatore” (il nome di battesimo del proprietario) sapeva coinvolgerci.
Ma i libri acquistati da “Tuccio” (così come da uomo di sport preferiva che lo chiamassimo noi sportivi) li divoravamo e lui in breve tempo ci procurava gli altri volumi che ci servivano o ci piacevano (anche se la cosa potrebbe sembrare un freddo interesse imprenditoriale, posso dirvi che il suo era amore per i libri).
Il mio augurio è quello che i giovani possano trovare nella lettura il piacere che ho provato io.

Emozioni di colori con l’arte astratta

I colori possono evocare una vasta gamma di emozioni, dalla gioia alla tristezza e tutto il resto. Per secoli, gli artisti hanno usato i colori per trasmettere emozioni nelle loro opere d’arte. Ora, gli scienziati stanno scoprendo che specifici gruppi di colori sono associati a diverse emozioni di base, e non sono solo gli esseri umani a comprendere questi segnali visivi: anche i computer!
Uno studio recente ha rilevato che le persone possono identificare correttamente l’emozione espressa da un’opera d’arte astratta fino all’80% in modo più accurato quando vengono fornite informazioni sul colore rispetto a quando vengono fornite solo informazioni sulla linea. La ricerca suggerisce che il colore gioca un ruolo importante nel trasmettere messaggi emotivi attraverso l’arte.
I ricercatori hanno identificato tre categorie principali per il modo in cui il colore viene utilizzato per esprimere le emozioni: caldo-freddo (ad esempio, rosso vs blu), luminoso-scuro (ad esempio, giallo vs nero) e saturo-insaturo (ad esempio, viola intenso vs lavanda pallido). Ogni categoria ha il proprio insieme di associazioni con determinati sentimenti o sentimenti; ad esempio, i colori caldi come il rosso tendono ad essere collegati all’eccitazione, mentre i blu freddi spesso evocano sentimenti come calma o serenità. Le tonalità luminose come il giallo possono indicare felicità mentre le tonalità scure suggeriscono tristezza o depressione. I toni saturi tipicamente connotano intensità mentre quelli insaturi potrebbero significare neutralità o passività.
Armati di questa conoscenza su come usiamo il colore emotivamente, gli algoritmi informatici possono ora prendere in considerazione sia i dati di linea che quelli di tonalità quando tentano attività come il riconoscimento delle espressioni facciali, un compito precedentemente ritenuto impossibile senza l’input umano! Questo non solo rende il riconoscimento automatico più rapido e accurato, ma significa anche che le macchine possono comprendere meglio la nostra comunicazione non verbale tramite immagini, cosa che è stata difficile fino ad ora, soprattutto perché i computer non hanno lo stesso contesto emotivo che gli umani possiedono naturalmente.

Il dadaismo in fotografia

Il Dadaismo è stato un movimento artistico e culturale che si sviluppò in Europa, soprattutto in Germania e in Svizzera, durante la prima guerra mondiale e fino ai primi anni ’20 del Novecento. Il nome “Dada” è una parola che non ha un significato preciso, ma è stata scelta per il suono onomatopeico e per il suo carattere irrazionale e infantile.
Il Dadaismo si caratterizzò per la sua totale opposizione a ogni forma di arte e cultura precedente, rifiutando le convenzioni estetiche e culturali del passato e ponendo l’accento sulla sperimentazione, sull’assurdo e sulla provocazione. I dadaisti si espressoro attraverso diversi mezzi artistici, tra cui la poesia, la pittura, la fotografia, il teatro e la performance.
In fotografia, il dadaismo ha utilizzato tecniche di sperimentazione e di sovversione dei canoni estetici tradizionali. I dadaisti si servirono della fotografia per creare immagini che sfidassero i limiti dell’estetica e delle regole di rappresentazione, attraverso l’uso di tecniche come la sovrapposizione di immagini, la riproduzione di fotografie in scala diversa, l’utilizzo di tecniche di collage e di fotomontaggio.
Un esempio di fotografo dadaista è Man Ray, che utilizzò la fotografia come mezzo per creare immagini surreali e visionarie, spesso attraverso l’uso di tecniche di sovrapposizione e di fotomontaggio. Altri fotografi dadaisti includono Raoul Hausmann, Hannah Höch e Kurt Schwitters.

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Tiny Storie per creare storie grazie adAI

Segnalata ieri sul sul blog da Roberto Sconocchini, Tiny Storie è una piattaforma gratuita che permette di creare storie con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, pensata per gli insegnanti

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