Archivi categoria: didattica
Trellis, uno strumento educativo basato sull’intelligenza artificiale

Trellis è uno strumento educativo basato sull’intelligenza artificiale che semplifica qualsiasi testo evidenziato a un livello arbitrario di complessità per gli studenti. Funziona come un tutor personale per le persone che vogliono imparare qualsiasi cosa.
Con Trellis, gli studenti possono ottenere una guida socratica che spiega qualsiasi materiale e persino li interroga per una migliore comprensione. Lo strumento consente agli studenti di semplificare e comprendere qualsiasi diagramma dai loro libri di testo e possono anche porre domande senza sentirsi in imbarazzo.
Lo strumento rende l’apprendimento più accessibile e meno intimidatorio. Gli studenti possono anche condividere i libri che vogliono leggere e Trellis li sposterà nella lista d’attesa, rendendo più facile per loro imparare al proprio ritmo.
Nel complesso, Trellis è progettato per migliorare le esperienze di apprendimento utilizzando l’intelligenza artificiale per semplificare i materiali, fornire tutoraggio personalizzato e rendere facile per tutti l’apprendimento senza sentirsi sopraffatti.
È necessaria la registrazione per esser messi in lista di attesa.
Chartify, trasforma i CSV con l’intelligenza artificiale

Chartify è uno strumento basato sull’intelligenza artificiale che aiuta a generare diagrammi e grafici interattivi da CSV e tabelle di database. Con Chartify, gli utenti possono caricare i propri dati e l’intelligenza artificiale consiglierà una varietà di visualizzazioni, inclusi grafici a torta, grafici a barre e grafici a linee. Gli utenti possono anche richiedere i loro tipi di grafici preferiti e l’IA genererà bellissimi grafici su Plotly, Matplotlib, Seaborn e Charts. Chartify elimina la necessità di codificare manualmente i grafici in Plotly o di utilizzare frustranti editor di grafici.
ChatGPT, ci puoi fare tutto
È ormai da un po’ che sento “ChatGPT, ci puoi fare tutto” e la curiosità mi sta spingendo a conoscere questo software di intelligenza artificiale.
Ho deciso di guardare ed ascoltare (e condividere) questo tutorial di Raffaele Gaito per saperne di più.
L’AI per creare presentazioni

In questa lunga pausa di silenzio mi sono dedicato ad una maggiore comprensione dell’Intelligenza Artificiale ed alle sue applicazioni nel quotidiano.
Svolgendo un incarico di volontariato presso la Libera Università della Terza Età (LUTE) ho voluto testare Glimmer AI, strumento con cui è possibile generare automaticamente presentazioni partendo da un titolo.
Anche se non sono riuscito a salvare il risultato in PPTX ed ho dovuto fare uno screen delle slide generate, posso rimanere soddisfatto del risultato ottenuto dal quale è stata realizzata una bozza sufficiente per realizzare un presentazione completa sulla quale inserire le immagini che il software, allo stato di sviluppo attuale, non riesce ad inserire.
Le slide ottenute dagli screen sono inserite in piccolo nell’immagine a corredo del post.
Basta didattica (o quasi)

La serenità è una cosa meravigliosa da sperimentare nella vita. Si può trovare in tanti modi diversi, ma alcune delle mie attività preferite che mi portano serenità sono la fotografia, la cucina e solo vivere la vita.
Niente più scuola significa che sono libero dallo stress dei compiti e degli esami.
Adoro potermi rilassare senza preoccuparmi di scadenze o voti; è come avere un peso sollevato dalle mie spalle!
Fotografare e cucinare sono attività che mi aiutano a trovare la pace dentro di me; Oltre che fotografare che mi fa vivere piacevolmente bene, c’è qualcosa di così terapeutico nel tagliare le verdure, mescolare le salse o cuocere le torte: mi aiuta a liberare la mente creando anche qualcosa di delizioso per gli altri.
Il semplice godersi la vita di tutti i giorni porta a me gioia e appagamento: passare il tempo con la famiglia e, di tanto in tanto, con gli amici; fare passeggiate nelle giornate di sole; leggere libri rannicchiati sotto le coperte: questi momenti ci danno il tempo di apprezzare il mondo che ci circonda e noi stessi.
La vita a volte può essere dura, ma quando ci sforziamo di trovare le nostre fonti di serenità in mezzo a tutto il caos, allora tutto sembra improvvisamente molto più luminoso!
Ecco perché nel mio blog parlerò sempre meno di didattica; sono stato d’aiuto a diversi colleghi, ho trovato piacevole condividere le mie conoscenze in materia e sono stato apprezzato per questo.
Continuerò a condividere ciò che appartiene al mio mondo in questo periodo perché non intendo smettere di aiutare, ma la didattica è un tempo superato per me.
POST CORRELATI
- Abbiamo bisogno della luce
- Alla ricerca dell’anno felice?
- Chiuso per ferie
- Ho perso il filo
- Meno post sul blog
- Lo scopo della vita è viverla
- È la salute che conta!
- Vivere consapevolmente
- Riequilibrare la postura
- “Slow living”, che scelta giusta
- È arrivato il tempo di rallentare
- Procedere in modo lento ed equilibrato
- Le passeggiate in natura sono un toccasana
- Sgombriamo la mente
- Sempre preoccupati
- Il giusto rapporto con il mondo che ci circonda
- La serenità è rappresentata da come viviamo i momenti alti e bassi
- Si fallisce per procrastinazione
- Non confondiamo felicità con benessere
- Con i soldi non si compra la felicità
- Zona arancione, strada per la serenità in salita?
- Si ricomincia
- La gratitudine
- Serenità, sempre in cammino
- Serenità, qualche suggerimento per raggiungerla
- “Tranquillo, lo fai domani”
- Per essere sereni dobbiamo vivere in Bhutan?
- Quanto è attuale Epicuro
- Lontano dalla “serenità occidentale”
- “Lagom”, un modo di vivere
- “Colori ed emozioni”
- Il blog mi aiuta a star meglio
- Soddisfatto, non chiedo il rimborso
- Serenità e pensione
- Il mio cellulare è spesso spento
- La serenità ed il benessere
- Sono grato alla vita
- La mia piramide traballante
- “Serenità al Segrino”
- Serenità, mai lasciare il percorso
- Piccole aspettative che per me contano molto per il 2021
- “Immerso con lo sguardo”
- Il 2020 sta finendo
- L’oleandro, l’arbusto simbolo di questa estate
- La pianta del cotone, Gossypium
- Circondarsi di cose belle
- “Serenità a Vendicari”
- La fotografia e la serenità
- Serenità all’Alcantara
- “Slow life”, la strada da seguire
- Alla ricerca del bosco incantato
- Sosta riflessiva
- Percorro ancora il cammino verso la serenità
- Camminare sui monti alla ricerca della serenità e della crescita personale
- Acquistati altri due libri
- La serenità e la natura
- Prosegue la ricerca della serenità
- “Serenità sul fiume” diventa un quadro
- Serenità sul fiume
- Il silenzio della fotografia
- La necessità del silenzio
- La fotografia per recuperare la serenità
- La ruota della vita
- In cerca di serenità
Non è la tortura che aiuta a studiare

Tra test, quiz e illustrazione delle lezioni o del programma annuale, il primi giorni di scuola rappresentano la prima rampa in salita.
A volte la mente è ancora alla spiaggia o agli amici conosciuti in estate, mentre l’autunno incalza e le lezioni avanzano.
Una delle difficoltà che provano gli studenti è la gestione del tempo e ciò può portare a calo di attenzione ed iperattività.
I consigli che si possono fornire ai giovani che rischiano di farsi travolgere dalla nuova routine partono dall’ambiente nel quale si studia. Da studente spostavo il materiale che dovevo utilizzare in cucina in quanto la presenza della mamma e del suo canticchiare rappresentavano un conforto per il mio impegno.
Rimanevo sconvolto dal vedere mia cugina, quando capitava di andare a trovarla, quasi accovacciata sulla scrivania della sua stanza e l’abatjour acceso con quella odiosa luce calda che mi faceva soffrire solo avvertendone la presenza.
Mia cugina andava a letto dopo cena spesso con il mal di testa, mentre io facevo tutto con rapidità e mi rimaneva anche il tempo per la TV dei ragazzi.
Se mamma non canticchiava accendevo la radio che mi trasmetteva tranquillità e mi aiutava nella concentrazione.
“Con la radio si può scrivere, leggere o cucinare; non c’è da stare immobili seduti lì a guardare. Forse proprio questo me la fa preferire, è che con la radio non si smette di pensare”. Lo spiegava Finardi nel 1976 ed io, anche se l’ho scoperto prima del brano in questione, applicavo questa strategia che utilizzo a tutt’oggi.
L’altro consiglio che mi sento di dare è quello di tracciare un “progetto” su come svolgere i compiti. La creazione di un elenco visivo (a volte anche numerato), accompagnato da disegni che amavo fare, crea la mentalità secondo cui la quantità di compiti a casa non è infinita.
Personalmente cominciavo dalla matematica (il mio principale nemico) per poi passare alle cose che gradivo maggiormente. Per la prima, il tempo sembrava interminabile, ma ero fresco e con il pomeriggio davanti; le altre materie mi piacevano (soprattutto storia e disegno) ed era una spasso portarle a termine.
Non mi sono mai messo un orologio vicino, ma quello mio biologico mi portava ad una pausa con aranciata o cioccolata calda a seconda del periodo.
Forse ho pure avuto un po’ di fortuna in quanto i miei genitori non mi hanno mai invitato a finire prima o a scollarmi dalla sedia per fare altro e questo è un consiglio che mi auguro possa servire ai genitori più giovani. Non è la tortura che aiuta a studiare di più (e credo neppure le punizioni).
Giornata mondiale degli insegnanti, siamo a venti

Anche quest’anno il 5 ottobre ricorre la giornata mondiale dell’Insegnante. In questo anniversario viene sottolineata l’importanza dell’autonomia dell’insegnante e della libertà accademica nella costruzione di un mondo in cui l’istruzione e l’apprendimento sono veramente universali.
Tutti hanno diritto ad una istruzione di qualità e alle opportunità di apprendimento lungo tutto l’arco della vita.
Registratore schermo online gratuito

Per registrare lo schermo del PC ho sempre utilizzato ScreenCast-O-Matic, ma giusto ieri pomeriggio ho letto un post sul blog di Roberto Sconocchini che riguarda FlexClip Screen Recorder, servizio totalmente gratuito che permette facilmente di operare lo screencasting e per un massimo di 30 minuti, assolutamente sufficienti per dei richiami alla lezione in presenza.
Assolutamente da provare, mi metto subito all’opera.
Accoglienza: curiosità e novità

Come esseri umani, bramiamo stabilità e novità, ma la varietà ci mantiene incuriositi, chiedendoci e interessati a qualcosa di più.
Da ieri i Prof hanno cominciato il loro anno scolastico e già temono a come dovranno fare l’attribuzione dei posti in classe.
Sinceramente non mi sono posto mai questi quesiti e mi son preoccupato di comprendere le dinamiche del gruppo in cui i componenti scelgono i posti di maggiore gradimento.
Alcuni temono le prime domande dei ragazzi, mentre io ho considerato i loro quesiti come un “test d’ingresso”. Essere curiosi su ciò che si farà nel corso dell’anno è leggittimo ed essere chiaro e trasparente fornisce agli alunni la base per un rapporto duraturo nel tempo.
Sperare che gli alunni più competenti ci parlino di quanto da loro appreso è una speranza vana. Faranno domande su ciò che li incuriosisce e ciò che hanno acquisito lo utilizzeranno soltanto in caso di necessità. Più “bravi” sono e più interesse avranno per le cose nuove, ripetere ciò che sanno è noioso ed è per questo che il gioco fa parte di quel periodo che definiamo “accoglienza” (e non solo).
Si dovrà fare attenzione agli argomenti in quanto gli interessi saranno diversi per ognuno di loro.
La varietà non è solo il sale della vita, è l’aspetto centrale dell’essere un vero studente. Ellen Langer, professoressa di psicologia presso la Harvard University i cui studi sono stati dedicati principalmente alle teorie sulla mindfulness, vale a dire al potere della consapevolezza su benessere psico-fisico, suggerisce di presentare erroneamente i dati con le etichette sbagliate per far lavorare i tuoi studenti attraverso modi alternativi di capire le cose.
Gli studenti spesso riescono ai loro primi tentativi di adattare le loro conoscenze ad ipotesi intriganti.