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“The Rite of Spring”

L’arte possiede una capacità intrinseca di ispirare e trascendere i confini. Attraverso il mio viaggio fotografico immaginario, “The Rite of Spring” rivela i suoi intricati strati di emozione, energia e profondo simbolismo.
Dall’estasi euforica dei ballerini alla connessione primordiale con la natura che, da disteso su un manto erboso, ha liberato il mio desiderio di fotografare ed interagire con la personale interpretazione dell’opera di Stravinskij della quale ricorre oggi il 110° anniversario della prima tenuta al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi.
L’autovalutazione è necessaria

Credo che ognuno di noi periodicamente debba valutarsi per comprendere la propria crescita e migliorare il proprio operato.
Valutarsi permette di identificare le aree in cui si può migliorare e gli interventi da praticare per farlo, oltre che sviluppare un maggiore senso critico e prendere decisioni più consapevoli.
Con questa idea ho creato nel dicembre del 2015 la pagina che raccoglie i miei scatti (che non pubblico interamente).
Osservando attraverso la pagina e le date di pubblicazione i miei scatti posso comprendere la mia tecnica fotografica nei vari periodi e la crescita ottenuta.
Se fossi stato un professionista avrei dovuto pubblicare soltanto scatti utili a mettere in luce i miei punti di forza; praticando la fotografia come hobby, il numero di scatti, invece, individua le mie preferenze.
Da questo la presenza, alla data odierna, di 449 elementi di paesaggistica, uniti ai 231 di fauna e 130 di flora, mette in evidenza il mio amore per la natura.
Sulla base degli scambi di opinione con i miei numerosi amici ho pure sperimentato nuove tecniche, ma è stata la lettura di testi e di immagini che ha influito notevolmente sulla mia crescita.
Andando verso la ricerca sto provando nuove tecniche apprendendo da correnti artistiche del passato le loro idee ed i loro fini.
Tutto questo mi appaga e vado sempre alla ricerca della conoscenza senza allontanarmi da ciò che è il mio percorso verso la serenità.
A corredo del post uno dei primi scatti pubblicati sulla pagina.
Varietà di cibi – puntata 1 “Antipasti”
Le foto della clip video sono state scattate tutte da me in diverse date. Si ringraziano per la grande maestria gli chef (non vengono riportati i cognomi per motivi di privacy). Le foto sono state “croppate” per necessità di montaggio.
AI ci aiuta non è in competizione con i fotografi

Anche se la pratica della fotografia per me è un hobby, da buon sportivo quale ritengo di essere svolgo questo svago con impegno, cercando sempre nuovi percorsi da seguire e provando a migliorarmi sia come amatore della fotografia che come uomo.
Purtroppo sempre più frequentemente i confronti possono sfociare nel conflitto, cosa che ho sempre evitato e che mi impegno a placare negli altri.
Gli hobby richiedono impegno e tempo e talvolta limitano le priorità delle persone. Impegni familiari, lavorativi, sociali e certe volte di salute limitano le ore dedicate allo studio, agli approfondimenti ed alla pratica stessa dello svago.
Ciò genera stress con l’immediata idea che sono i limiti prima citati che frenano i risultati desiderati e la reazione a rifiutare le innovazioni in quanto queste incrementano i necessari tempi di studio che mancano.
Purtroppo oltre al rifiuto per le novità sorge la critica negativa su ciò che non si sa fare.
È quanto sta accadendo per l’intelligenza artificiale applicata alla fotografia.
Per questo motivo, proseguendo nel mio percorso sempre mirato alla serenità, sto provando ad incoraggiare le persone a scoprire nuove cose, a sperimentare, a imparare ed a migliorare le proprie competenze.
In questo modo, le persone potranno sviluppare una mentalità positiva nei confronti del loro apprendimento e delle loro esperienze, e potranno apprezzare e rispettare gli altri anche quando questi faranno qualcosa di diverso.
Perché un viaggio fotografico organizzato

Le vacanze fotografiche sono il modo perfetto per combinare viaggio e fotografia. Offrono ai fotografi amatoriali un’opportunità unica di esplorare incredibili destinazioni in tutto il mondo mentre affinano le loro abilità in un ambiente stimolante.
Chi organizza viaggi fotografici offre visite guidate che consentono ai partecipanti di catturare immagini straordinarie di siti iconici, dalle antiche rovine di Roma o Atene, ai pittoreschi villaggi della Provenza o della Toscana. I partecipanti beneficiano di lezioni di esperti sulla composizione e la tecnica, nonché suggerimenti per scattare bellissime fotografie con fotocamere digitali o smartphone. Inoltre, questi viaggi includono anche visite a punti di riferimento locali come chiese e monasteri per coloro che desiderano un’esperienza più culturale durante il loro soggiorno all’estero.
Gli organizzatori normalmente comprendono che ogni fotografo ha diversi livelli di abilità, quindi i nostri corsi sono stati progettati tenendo presente questo; che tu sia un principiante assoluto che cerca di apprendere le basi della fotografia o uno sparatutto esperto che desidera nuove idee e tecniche, qui c’è qualcosa per tutti! Con il loro aiuto si può portare a casa foto meravigliose insieme a ricordi meravigliosi che dureranno per sempre!
Intelligenza artificiale: immagini e testo

Ormai l’intelligenza artificiale si muove su tanti fronti. Ho voluto provare You Write per verificare se le proprie emozioni espresse in testo possono generare una immagine rispondente.
Ebbene si!
Quella inserita nel post e l’immagine generata da alcune parole chiave da me scelte; a seguire la didascalia generata da abbinare all’immagine: “Prova un senso di serenità e pace con il nostro paesaggio mozzafiato. Ammira la bellezza di un cielo azzurro e limpido, perfetto per entrare in contatto con il tuo lato spirituale”.
“Annammu a Castanìa”

“Annammu a Castanìa” è un progetto fotografico sul quale meditavo da tempo.
Credo che la fotografia, tra le altre finalità, abbia un obbligo documentativo in quanto da ciò che vediamo troviamo spunto per i nostri scatti e ritengo sia giusto tenere la memoria di alcuni luoghi che altrimenti rischiano di cadere nel dimenticatoio di una Società che tende a “cancellare” il passato anche se positivo.
Castanìa (in siciliano) il cui nome originale è “Castum Aeneae” è il borgo più antico di Castell’Umberto, in cui tra vicoli, fontane e chiese si narra la storia del paese nebroideo prima che, con Regio Decreto dell’8 giugno 1865, il centro abitato si trasferisse nell’attuale sede.
“Castum Aeneae” fu fondata nel 734 a.c. dai greci guidati da un ecista sconosciuto (οἰκιστής oikistēs), letteralmente “fondatore”, che aveva consultato precedentemente l’oracolo di Delfi e che aveva anche l’incarico di dirigere le prime fasi della colonizzazione.
Il suo nome correttamente tradotto è “Castel castano” e rappresenta il centro storico del paese al cui interno sono presenti i resti più rilevanti della storia e dell’architettura del luogo: la Chiesa di Santa Barbara, il Castello, il Convento, la Chiesa di San Francesco e tanti altri siti che testimoniano il ruolo degli artigiani e, in particolare, scalpellini locali nello sviluppo storico-artistico della comunità castanese.
Al progetto fotografico ha partecipato anche Anna Ferrara e gli scatti di entrambi saranno inseriti gradualmente nella mia pagina social all’interno dell’album dedicato.
Impariamo a guardare il bello
È bello recarsi in un negozio (nel mio caso un caseificio) e poter essere accolti con una bella varietà di colori della nostra terra, uniti ai profumi delle piante aromatiche.
Mi sono soffermato ad ammirare questa bellezza prima di entrare e continuo a sostenere che ci vuol poco per dare un tocco di bello agli ambienti in cui viviamo (o lavoriamo).