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Un bel video sul gufo reale
Amo la natura e ricordo con piacere il mio primo scatto fatto ad un coniglietto a sette anni. Quando mio padre mi regalò la prima macchina fotografica probabilmente pensava che i miei scatti li avrei fatti in famiglia ed invece il mio primo soggetto fu un coniglietto che rimaneva immobile a guardarmi (foto che anche se sbiadita conservo con amore).
Quando rimango a casa e dedico qualche minuto alle navigazioni su internet, a meno che non debba realmente cercare qualcosa in particolare, dedico la mia attenzione alla natura.
Secondo una teoria diffusa nel 1964 da Wilson, nel nostro genoma ci sono due tipi di geni: quelli tipici dell’uomo moderno e quelli dell’uomo naturale per cui la natura è casa (questo pensiero è rimasto teorico).
È per questo che, come detto in passato, un blog che visito con piacere è quello di Manuel Chiacchiararelli, fotografo naturalista, che apprezzo per gli argomenti trattati.
L’altro ieri ho avuto modo di apprezzare un video sul Gufo Reale che condivido con questo post anche se invito tutti i visitatori ad ammirarlo nel suo canali originari.
Procediamo verso una strada senza uscita

Non è sufficiente lamentarsi del caldo eccessivo e proseguire su una strada che ci condurrà a cambiamenti irreversibili.
I fenomeni meteorologici estremi, come le ondate di caldo eccezionale, gli incendi estesi e le alluvioni, sono destinati a peggiorare, ma si continua nonostante tutto a proseguire questa strada che ci porterà al baratro.
A Catania si dice “Doppu cha c’arrubaru a Sant’Ajta, ci ficiru i porti ‘i ferru!” un proverbio locale che si usa citare quando si prende tardivamente la giusta precauzione.
Purtroppo credo che ci sia sempre meno interesse sull’argomento; siamo troppo presi dal passaggio di Messi al PSG o da cosa ci sarà in tavola oggi. Non ci si rende conto che il cambiamento climatico non è un problema del futuro, è attuale, anzi siamo andati decisamente oltre.
Rispettare la Natura

I temi ambientali rappresentano una grande sfida per l’uomo che guarda al futuro. Dalle scelte e dalle condotte di ogni singola persona dipende il sottile equilibrio tra uomo e ambiente, indispensabile a salvaguardare la vita di tutti e la sopravvivenza delle prossime generazioni.
Questi sono temi che, grazie anche a Greta Thunberg, la giovane svedese simbolo della lotta ai cambiamenti climatici, hanno guadagnato maggiore spazio nella nostra cultura.
Ma questa grande sfida ci accomuna veramente? Forse non proprio, basta solo soffermarsi a guardare i protagonisti della gita fuori porta che, spesso, lasciano troppe tracce del loro passaggio dalla Natura.
La presenza di alcuni, in apparenza amanti della Natura, è invece una palese mancanza di rispetto nei confronti di quei componenti che ci circondano nell’ambiente.
A chi come me ama sinceramente la Natura, suggerisco la lettura di questi due post scritti da Manuel Chiacchiararelli sul suo blog (che seguo con piacere).
Ritornare in Natura: sì, ma con rispetto! (1^ parte)
Ritornare in Natura: sì, ma con rispetto! (2^ parte)
La foto a corredo del post e mia, fatta sui Peloritani.