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Venngage, un ottimo strumento di progettazione grafica

In questi anni di cura del mio blog mi sono soffermato diverse volte sui software di infografica.
Quello che desidero segnalare adesso è Venngage, un tool che permette di creare, scaricare o condividere infografiche professionali.
Con Venngage, infatti, si hanno a disposizione diversi template realizzati da esperti e modificabili con pochi click.
Nella didattica le infografiche trovano un utilizzo oserei dire indispensabile (almeno per me) in quanto il lavoro finito può essere mostrato sulla lavagna multimediale e può essere utilizzato in formato pdf per l’inserimento in una piattaforma didattica (ricordo che io usavo Edmodo).
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La signora delle vecchie mille lire

Sembra strano, ma se chiediamo chi è stata Maria Montessori nella migliore delle ipotesi ci sentiamo rispondere “la signora delle vecchie mille lire” (la riproduzione è sopra nell’immagine a corredo).
Eppure il suo metodo educativo è adottato in migliaia di scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori in tutto il mondo (con maggiore concentrazione negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito).
La pedagogia dell’educatrice, pedagogista, filosofa, medica, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, tra le prime donne a laurearsi in medicina nel nostro Paese, si fonda sull’indipendenza, sulla libertà di scelta del proprio percorso educativo (entro limiti codificati) e sul rispetto per il naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale del bambino, mirando a sviluppare una sorta di «educazione cosmica», cioè un senso di responsabilità e di consapevolezza verso la rete di relazioni che collega ogni entità microcosmica al contesto generale macrocosmico. Ovvero spiega che ognuno di noi per amarsi a far parte del piano cosmico deve essere capace di costruire e dirigere l’avvenire della società umana.
Il vero segreto della riuscita del metodo consiste nello stimolare intelligentemente la fantasia dei giovani per scuotere l’interesse e far germogliare i semi di un lavoro attraente, figurativo e letterario, ma sempre legato all’idea centrale del Piano Cosmico nel quale tutti, consciamente o inconsciamente reagiscono al grande Fine della Vita.
In armonia con il pensiero dell’intelligenza unita alla personalità vengono curati tre fattori: l’elemento vitale, l’impulso ad agire in vista di una meta e la formazione di sequenze di pensiero.
Nei miei anni di insegnamento ho sempre ribadito di non studiare a memoria (e non sono stato solo in questa impresa), ma di ascoltare la spiegazione, leggere l’argomento, concentrarsi fino ad elaborarlo.
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Facepixelizer, comodo, rapido e sicuro

Coprire le immagini di coloro che appaiono in uno scatto è una attenzione che ho sempre posto nel corso dell’insegnamento. In più occasioni, soprattutto nelle gare scolastiche, i miei alunni si sono trovati a concludere la gara sul “filo di lana” con contendenti al titolo di altri istituti. Di questi ultimi non possedevo nessuna autorizzazione alla pubblicazione ed ho spesso fatto ricorso a strumenti che mi permettevano di elaborare facilmente le foto, oscurando gli alunni degli altri istituti. Quello che ho utilizzato maggiormente sul finire della carriera è stato Facepixelizer, uno strumento gratuito che mi ha permesso di offuscare, pixelare o applicare una maschera.
Ieri ho pensato di utilizzarlo su una foto di questo blog per non dimenticare le buone abitudini. A corredo del post il ritaglio di uno screenshot della home dello strumento.
The Plagiarism Checker per evitare il plagio

Facendo consegnare sempre una versione digitale degli elaborati agli alunni ho avuto il “duro” compito di utilizzare un rilevatore di plagio per determinare l’esistenza di quanto scritto su internet.
“The Plagiarism Checker”, piattaforma ad utilizzo gratuito (anche se esiste una versione premium con risultati migliori) permette, attraverso il metodo del copia/incolla di inserire quanto scritto dall’alunno in uno spazio che rileva l’eventuale plagio.
Un metodo per educare i ragazzi ad evitare le “copiature” senza acquisizione dei contenuti.
Nuagesdemots: generatore di nuvole di parole

In passato l’ho usata spesso per la didattica, adesso continuo ad utilizzarla nel blog se non riesco a reperire immagini per corredare il post
“Nuagesdemots” è una piattaforma francese, ricca di strumenti di personalizzazione, per creare nuvole di parole.
Permette di creare word cloud partendo da links, files o semplicemente incollando testi copiati. Dopo aver scelto il formato, la distanza tra le parole, la forma, la combinazione dei colori ed il font si potrà scaricare l’immagine in PNG o JPG.
Vero, ma con calma

Nel mio post “La squola è finita” del 29 giugno ho detto che proseguirò col divulgare le mie informazioni e le mie esperienze sulla didattica per far leggere il mio punto di vista però, considerando il mio recente pensionamento, non sarò così rapido.
Il periodo di pubblicazione sarà collegato alla sistemazione degli appunti, mentre adesso desidero gustare il “distacco” dal mio vecchio ambiente di lavoro, quindi procederò con calma.
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Bricks, didattica e biblioteche digitali

Bricks è la rivista online per la scuola, edita in collaborazione da AICA e SIe-L che leggo con piacere nonostante stia traghettando verso la pensione.
La mission di Bricks è promuovere l’innovazione nella didattica con il contributo del digitale nonché lo sviluppo delle competenze informatiche e digitali degli studenti.
Vi segnalo l’ultimo numero che tratta l’argomento “Didattica e biblioteche digitali” (uscito a giugno) che potrete trovare a questo link.
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Google Cast for Education
Google Cast for Education, nuova estensione di Google Chrome che permette agli insegnanti e agli studenti di condividere in modalità wireless le schermate dei propri personal computer da un browser Chrome a un altro. L’applicazione è ancora in versione beta ed è disponibile solo per gli utenti delle Google Apps Education.
Il testo descrittivo
Testo descrittivo con schemi per la classe seconda/terza primaria realizzato da Laura Ciarmatori.
Innovazione e tecnologie digitali: tra continuità e cambiamento
Gli strumenti e gli ambienti tecnologici hanno prodotto, in alcuni contesti, dei cambiamenti metodologici, culturali e sociali profondi. Pensiamo al programma di innovazione educativa in Brasile o alla così detta “Primavera araba”.
Ma in altri contesti e condizioni gli stessi strumenti, presentati dentro percorsi di innovazione, spesso non hanno prodotto cambiamenti reali. In Italia, in particolare, si è cercato di introdurre le tecnologie a scuola con vari programmi e sperimentazioni, gli ultimi dei quali hanno visto la massiva adozione delle LIM (Lavagne Interattive Multimediali) come strumento rilevante per le classi 2.0. Non avendo quest’ultime condotto ai cambiamenti auspicati, oggi vengono considerate, nelle analisi che il Governo propone sulla scuola, ingombranti e minacciose per i docenti (si veda il documento La Buona Scuola, p. 74).
Nel documento “La Buona Scuola” si sostiene che la tecnologia debba essere leggera e flessibile, abilitante, diffusa, discreta, rispettosa, personale (citando l’approccio Bring Your Own Device – BYOD) soprattutto sostenibile per le nostre risorse pubbliche.
Su questi temi, dal 9 al 12 settembre 2015, si terrà un congresso dal titolo “Innovazione e Tecnologie digitali: tra continuità e cambiamento“. La sede ospitante sarà il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste.