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Soddisfatto, non chiedo il rimborso

Con la fine della stagione estiva in arrivo, non si può che scrivere un post su quello che è stato il periodo più torrido tra quelli che ricordo.
Eh si, spesso si attende l’estate per trovare bella luce per esprimersi su più campi della fotografia, e rilassarsi con le tanto attese ferie.
Quanto mi proponevo all’inizio di giugno (“Vacanze vicino casa”) è stato svolto in forma ridotta, ma non per questo poco soddisfacente.
Come scrivevo sul finire di luglio (“Sono grato alla vita”) “se non riesco a praticarla non mi butto giù, dedico i miei spazi di tempo ad altre cose che mi possono appagare come leggere o scrivere e se non dovessi avere il tempo per farlo, posso sempre ascoltare buona musica mentre svolgo quanto sono costretto a fare”, quindi sono sufficientemente appagato di quanto svolto.
In prosecuzione del mio cammino verso la serenità non ho potuto evitare di mettere la salute in testa alle esigenze e di conseguenza con l’eccessivo caldo esterno vissuto nella mia regione ho fatto la scelta di limitare i trasferimenti, anche se con la macchina climatizzata, che mi avrebbero condotto in ambienti dalla temperatura simile o peggiore (la Sicilia ha fatto registrare in due occasioni le condizioni termiche più alte dell’Europa).
Considerando che mi piacciono i paesaggi e la fauna selvatica, non nascondo la mia soddisfazione nonostante abbia svolto le mie poche uscite con attrezzatura ridotta, senza filtri, obiettivi macro e relativi slitta e flash.
A corredo del post lo scatto “Serenità al Biviere” (che potete vedere su 500px) il quale rappresenterà per me il ricordo dell’estate 2021.

POST CORRELATI

Il lago su “Fotografia all in”

Lo scatto fotografico di ieri è stato inserito sulla rivista online di “Fotografia all in“.

Primo scatto del 2016

Primi scatti fotografici del 2016. Oggi mi sono voluto dedicare al lago Maulazzo, uno dei laghi più belli ed interessanti della Sicilia, sito nel cuore del parco dei Nebrodi.
Si tratta di un invaso artificiale di circa 5 ettari, creato dalla forestale negli anni ’80, incastonato nella superba faggeta di Sollazzo Verde, che offre scenari molto belli, con colori ed atmosfere che cambiano nel corso delle stagioni, e, per questo, è particolarmente apprezzato da tutti gli appassionati di fotografia.